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Tremonti: voterei il candidato socialista, condivido il programma

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L'exministro dell'Economia lo ha detto ai microfoni di «In Mezz'ora» su RaiTre. «Sulla parte dell'immigrazione il candidato socialista ha delle visioni che non condivido - ha spiegato - su tutta la politica economica, che dovrebbe cambiare in meglio l'Europa, sì» ha spiegato nel corso del colloquio con Lucia Annunziata. «Le cose che stanno scritte nel mio libro stanno nel programma di Hollande: gli eurobond, i limiti alla finanza, il divieto dei derivati. Hollande - ha spiegato l'ex ministro - vuole il controllo della finanza, limiti forte alla speculazione. Non so se sono tesi di destra o di sinistra». L'imposta sulle transazioni finanziarie, ha sottolineato Tremonti, «secondo me è un errore: se vedi una rapina (derivati e speculazioni) non è che la tassi, la vieti, la blocchi. La Tobin tax è un modo per legittimare la speculazione, io credo che invece debba essere vietata». Alla domanda se la linea del governo, soprattutto per quel che riguarda il rapporto con la Germania, potrà cambiare se in Francia diventerà presidente Hollande, Tremonti ha detto: «Non più di tanto, ma tutto può cambiare. Solo che non ce lo vedo a cambiare politica sulle banche. Passera ha parlato bene della Bce, io della Bce parlo male». In Italia «non c'è stato il miracolo» che tutti attendevano. Ma la colpa della crisi in cui versa l'intera Europa è «soprattutto della finanza» che «determina la vita degli Stati» e che continuerà a comandare «fino a quando i popoli non si rivolteranno. E prima lo faranno meglio è. Vedo - ha aggiunto - che tutto quello che dicevo si sta verificando. La crisi si avvita in tutta Europa: è accaduto in Grecia, in Italia, in Spagna, sta accadendo in Olanda e succederà anche in Francia». Disegna altri scenari il segretario del Pd Bersani. «Con una vittoria di Hollande si possono aprire patti nuovi per un'alternativa nella risposta alla crisi, dopo le ricette disastrose della destra. La piattaforma comune dei progressisti europei può essere il riferimento essenziale di questa alternativa». Borghezio (Lega) guarda al voto su Le Pen. «La straordinaria affermazione di Marine Le Pen alle elezioni presidenziali francesi è la migliore conferma che le posizioni chiare su immigrazione, Europa e mondialismo riscuotono in Europa un crescente successo». L'europarlamentare del Carroccio sostiene che «è la vittoria di chi crede nei valori tradizionali e nell'Europa dei popoli e difende con coraggio la nostra identità minacciata dall'Islam estremista. C'è da domandarsi quale risultato otterrebbe in Italia un leader coraggioso che avesse la forza di parlare chiaro come Le Pen».

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