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Nuovo terremoto in Lombardia. Arrestato l'ex assessore Simone

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Invecesono stati disposti gli arresti domiciliari per Umberto Maugeri, presidente della stessa Fondazione Maugeri, formalmente irreperibile in quanto si trova all'estero. I pubblici ministeri Luigi Orsi, Antonio Pastore, Laura Pedio e Gaetano Ruta contestano agli indagati la sottrazione di 56 milioni di euro tra il 2004 e il 2011 che sarebbero stati suddivisi tra Daccò e Simone, anche se il gip Vincenzo Tutinelli ha ritenuto sufficienti gli indizi di colpevolezza per l'emissione dell'ordinanza di arresto solo per 30 milioni di fondi neri. La fondazione Maugeri, stando alla ricostruzione della procura, avrebbe creato fondi neri per 56milioni di euro a partire dal 2004, grazie a quella che un investigatore definisce «una lavatrice di società estere». Dal 2004 al 2009 sarebbero stati creati 30 milioni di fondi neri, gli altri 26 tra il 2009 e il 2011. Decisive per lo sviluppo delle indagini le dichiarazioni di Giancarlo Grenci, fiduciario svizzero indagato nell'ambito dell'inchiesta sul San Raffaele. Oltre ai sei arrestati, ci sono anche cinque indagati, tra i quali l'ex direttore amministrativo del San Raffaele, Mario Valsecchi. Avere rapporti «privilegiati» con Pierangelo Daccò era conveniente per la Fondazione Maugeri, in quanto l'uomo d'affari aveva forti legami con il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e con il settore della sanità. È quel che in sostanza ha affermato il direttore amministrativo della Fondazione Maugeri Costantino Passerino, sentito qualche mese fa dai pm di Milano come testimone. Il verbale delle dichiarazioni di Passerino, da ieri in carcere, è riportato nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Vincenzo Tutinelli. La Regione Lombardia, però, non ci sta e «diffida chiunque dal definire uno scandalo della sanità lombarda la vicenda che interessa oggi la Fondazione Maugeri». Dal Pirellone sottolineano il fatto che «la stessa Fondazione Maugeri è una azienda privata, una delle 880.000 aziende private della Lombardia. La Regione non ha nè il dovere né il potere di controllare ciò che avviene in una di queste aziende - continua la nota - La Regione non è minimamente implicata nella vicenda e non ha mai riservato un trattamento di favore alla Fondazione Maugeri».

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