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La Pivetti fa ricorso. Bertinotti si tiene i benefit: «Rispetto le istituzioni»

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Pochigiorni fa, infatti, ha deciso di rinunciare a tutti i privilegi assegnatigli in quanto ex presidente della Camera dei deputati. Non ha condiviso la «doppia» decisione dell'ufficio di presidenza che ha diminuito la durata dei privilegi (studio, segreteria e auto blu) a dieci anni dalla fine del mandato (prima erano a vita) ma, in virtù di una norma ad hoc, ha stabilito nel contempo che per Violante, Bertinotti e Casini il conto degli anni parta dal 2013. Il numero uno dell'Udc ha rinunciato ai privilegi. Mentre gli altri no. Decisa Irene Pivetti: «Faremo ricorso contro gli effetti della delibera dell'ufficio di presidenza della Camera». La ex presidente della Camera, allora leghista, precisa: «Non lo faccio io il ricorso, lo farà chi lavora per la mia segreteria. Non posso permettere di veder mettere gente in mezzo alla strada. Voglio salvare questi posti di lavoro e li salverò. La lotta alla Casta - ha detto ancora - è una moda dove chi sta a casa seduto si fa bello facendo finta di fare il giustiziere». La Pivetti si è detta «indignata». «Sono giorni - ha evidenziato - che leggo menzogne su questa storia e su di me, ci sono persone che vengono messe sulla strada solo perché qualcuno vuol farsi bello. Sono persone che guadagnano 600-800 o al massimo 1000 euro al mese, perché qualcuno deve far finta che il bilancio dello Stato venga risanato così. Io - ha spiegato - ho dato suggerimento a queste persone di rivendicare per se stesse un diritto. Non è un ricorso contro la delibera, ma contro gli effetti della delibera. Per me non voglio nulla. Io non ho alcun benefit. Uso i mezzi pubblici, non ho auto di servizio, mi pago tutto. L'auto blu non l'ho mai usata. Avevo solo disponibilità di denaro pubblico per far lavorare della gente. Lei non l'avrebbe fatto? Potevo in teoria tenerli lì a giocare a carte tutto il tempo, mentre ne ho fatto un uso utile fondando una Onlus. Di queste persone lo Stato si deve fare carico. Chiedo che vengano stabilizzate e su questo non mi fermo». Non ci sta a sentirsi dire che è privilegiata: «Venitemi appresso una giornata - ha concluso la Pivetti - e poi ditemi se sono una privilegiata. La lotta alla Casta è una moda dove chi sta a casa seduto si fa bello facendo finta di fare il giustiziere. Non ho particolare stima per i qualunquisti che individuano un bersaglio e ci sparano addosso senza informarsi». Fausto Bertinotti, invece, non molla. «Da ex presidente, da persona che ha avuto un ruolo istituzionale, aspetto le decisioni che saranno prese dalla Camera. Le rispetto e le rispetterò, come ho già detto», ha detto l'ex presidente della Camera, di Rifondazione Comunista.

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