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Passera: Italia ancora in recessione

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Il ministro allo Sviluppo e alle Infrastrutture, Corrado Passera

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"Da tempo non cresciamo in modo adeguato e ora siamo nel pieno di una seconda recessione", che durerà "per tutto l'anno in corso". La diagnosi è del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, intervenuto in un'audizione alla Camera. Contro la crisi più misure per la crescita Innanzitutto, ha spiegato il Ministro, bisogna intervenire sull'accesso al credito, che è diventato un "super tema" per una serie di gravi cause: mancanza di liquidità, aumento delle sofferenze, regole bancarie che hanno tolto altro capitale alle banche e si è creato un vero e proprio credit crunch. Dobbiamo agire subito". Insomma, se siamo in una fase di crescita negativa, ha proseguito Passera, "il nostro compito è invertire questa tendenza che, non solo non crea posti di lavoro ma rischia di creare ulteriori problemi". Nessuna bacchetta magica, ma il Ministro ha sottolineato che per uscire dalla recessione "dobbiamo accelerare su tutte le riforme strutturali in programma e su tutte le leve della crescita". Ocse: Pil a -1,6% nel primo trimestre Sempre oggi l'Ocse ha reso note le ultime stime sulla nostra economia, confermando che l'Italia resta in recessione, anche se nel secondo trimestre del 2012 la caduta del Pil si attenuerà. In particolare, per l'organizzazione di Parigi, nel primo e nel secondo trimestre di quest'anno il Pil italiano registrerà una contrazione rispettivamente dell'1,6% e dello 0,1% rispetto ai precedenti tre mesi. Gli esperti avvertono che in Italia "la debole produzione industriale e la fiducia dei rispermiatori suggeriscono una recessione per i primi due trimestri del 2012". Tuttavia, aggiungono, "i più recenti indicatori sono stati più positivi e registrano una previsione leggermente migliore per il secondo semestre". Previsioni a parte, un rapporto dell'Eurispes rileva oggi che solo un terzo delle famiglie italiane arriva "tranquillamente" a fine mese. Almeno 500.000 famiglie hanno difficoltà ad onorare i mutui per la casa. Un quadro non di certo rassicurante. Ma c'e' anche una buona notizia per i conti pubblici: gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate fanno sapere che nel 2011 dal recupero dell'evasione sono stati incassati 12,7miliardi, con un aumento del 15,5%.

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