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Dallapiccola: «E ora chi stabilirà quanto valgono quelle vite»?

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Vasubito al dramma della situazione il genetista Bruno Dallapiccola, presidente dell'associazione «Scienza &vita». Ai tempi del referendum sulla legge 40, sulla procreazione assistita, lui era tra i favorevoli alla norma. Invece, ai tempi invece del no della Cassazione al limite di tre embrioni da impiantare lo scienziato era contro. Un bel dilemma. «Credo che nel foglio di consenso informato ci siano scritte clausole che prevedono situazioni particolari, e forse, scritto in piccolo, anche la distruzione del materiale biologico conservato. Ma non so se i pazienti potranno dire se hanno diritto a un risarmento. Quanto può valere un embrione?». Ora professore, s'è verificato il peggio. C'è qualcosa che non va nelle regole? «Con tutti questi inserimenti sulla legge 40 la situazione si è molto complicata. Con le cose che sono capitate e con la possibilità di produrre più di tre embrioni, le cifre stanno aumentando. Ogni coppia deve aver ben chiara la tutela che avrà nei centri di procreazione assistita. E buona cosa conservare gli embrioni in più taniche». Sono rari incidenti del genere? «La regola dice che gli embrioni devono essere conservati a meno 198-200 gradi. Si tratta di riboccare la quantità di azoto. Non so cosa sia successo all'ospedale San Filippo Neri. Ci devono essere dei sistemi di allarme». Scusi, non ci sono delle regole comuni da rispettare per tutti i Centri? «Sì, ci sono. C'è un controllo costante della temperatura e dei sistemi che segnalano l'eventuale calo termico. C'è un controllo costante della temperatura e dei sitemi di allarme. Certo, poi ci sono casi estremi, come quello dell'alluvione in Liguria che ha danneggiato anche laboratori di procreazione assistita». Quanti sono gli embrioni crioconservati in Italia? «Sicuramente più di 30 mila. In linea generale, si dice che è più grave la distruzione di un embrione e non di un gamete. Si conservano embrioni, ma anche ovociti e liquido seminale. Era in piedi il progetto di una Biobanca degli embrioni presso l'ospedale Maggiore di Milano. Era stata prevista dal decreto Sirchia del 2004. Ma ancora non se è fatto nulla». Per il paziente, c'è un costo da sostenere? «Non è molto costoso. Coloro che hanno i prelievi si fanno pagare per 20 anni duemila euro». Secondo il ministero della Salute del giugno 2011, in Italia i centri di procreazione assistita sono 350: 107 al Sud, 80 al Centro il restante al Nord. Impressionanti le cifre riferite all'andamento della crionconservazione: «Si registra un aumento di dieci volte del numero di embrioni congelati: erano 763 nel 2008, contro i 7337 del 2009» Fab. Dic..

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