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L'appello di Italia Futura: serve un nuovo fronte per la crescita

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Èla ricetta di Italiafutura, la fondazione del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, messa nera su bianco in un editoriale firmato da Carlo Calenda, Andrea Romano e Nicola Rossi. È innanzitutto una reazione «contro la visione penitenziale e declinista del nostro presente e del nostro futuro che si va affermando in un Paese dove da troppo tempo la politica ha smesso di mobilitare le passioni e le idee». Sia la sinistra sia la destra hanno fallito. Il Pd «ha riscoperto il valore di una prospettiva socialdemocratica ortodossa, dopo più di due decenni di flirt incostante e non di rado infedele con la vocazione liberale». Un ritorno al passato che non vede, secondo gli autori dell'articolo, «quanto nel frattempo è accaduto nei sistemi di welfare occidentali» e che nasconde «la convinzione che l'Italia sia condannata a un lungo periodo di bassa crescita, determinato dalla globalizzazione liberista e dagli eccessi del mercato». Invece, secondo la fondazione del presidente della Ferrari, la globalizzazione è «un grande progetto di espansione dei valori e delle economie dell'Occidente, con effetti benefici sul resto del mondo». La prospettiva di un'apertura allo scenario globale, che s'intreccia con la «scommessa sulle potenzialità italiane per la crescita», è stata sempre «trascurata dal centrodestra, schiacciato tra i regionalismi leghisti e le pulsioni neo-stataliste e dirigiste di una parte del Pdl». E il futuro rischia di non essere diverso dal passato visto che «l'orizzonte di Pdl, Terzo Polo e Lega è limitato alla tattica politica e alle quotidiane dichiarazioni utili a marcare un territorio sempre più ristretto». Ecco dunque l'agenda di Italiafutura: meno Stato e più cittadini, «a cui occorre rendere conto dettagliatamente sull'utilizzo delle tasse pagate». La cultura deve essere centrale sia come «motore di crescita» ma soprattutto «come chiave dell'idea stessa di nazione italiana». Ma Italiafutura diventerà un partito? Risponde lo stesso Montezemolo in un'intervista alla Suddeutsche Zeitung: «Italiafutura può diventare tutto. Al momento non è in programma. Oggi no. Se mi fa questa domanda fra sei mesi posso dire qualcosa in più».

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