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Gasparri: «Maroni sbaglia. Parla da tifoso del Milan»

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i.In questa settimana gli esponenti del Pdl hanno digerito parecchie offese dalla Lega, anche quel «Berlusconi mi fa pena», detto l'altroieri dal leader del Carroccio Umberto Bossi. Si avvicinano le elezioni, i toni inevitabilmente diventano più accesi. Ma sulla squadra del cuore non si scherza. Prima è intervenuto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ha bocciato la frase di Maroni come «totalmente errata». Sulla stessa scia il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che difende la decisione della Cancellieri e soprattutto la sua «fede» giallorossa. Senatore Gasparri, ha sentito le parole dell'ex ministro Maroni sulla tessera del tifoso? «Sì ma non ho capito quale sia la differenza tra la tessera del tifoso e questa fidelity card di cui si parla. Devo approfondire. Bisogna capire se la fidelity card attenuerà oppure no la lotta alla violenza negli stadi, che resta la priorità. Ma non riesco a comprendere quali siano le differenze». L'ex ministro Maroni ha detto che con questa decisione vincono «le tifoserie ultras e violente» e società «come la Roma (di cui è tifosissima la ministra Cancellieri) che mai avevano accettato le regole». Sembra quasi che sostenga che la Cancellieri abbia fatto un favore alla Roma, la sua squadra del cuore... «Mi sembra che Maroni parli da tifoso del Milan. Evidentemente l'euforia per i quattro punti di vantaggio della sua squadra in Campionato ha determinato questa interpretazione». E poi sembra che i violenti siano soltanto i romanisti... «Allo stadio di San Siro ho visto tirare motorini dagli spalti». Quindi nessun favore alla Roma. «Questa decisione, che devo ancora valutare nello specifico, non favorisce una tifoseria rispetto alle altre». Ha fatto bene la Cancellieri a farsi fotografare con la sciarpetta della Roma? «E allora Maroni che ha gli occhiali rossi e neri perché è tifoso del Milan? Nessuno gli ha mai detto di toglierli. La Cancellieri è romanista, bene, lasciamola essere romanista». È vero che sul suo telefonino c'è lo scudetto della Roma? «Su tutti e due i miei telefonini. Ho anche sventolato la sciarpa della Roma al derby, ahimé». In effetti non è andanta bene... «Ormai ho sospeso il giudizio. Sono un tifoso della Roma paziente. Aspetto, con pazienza, il ritorno in Spagna di Luis Enrique».

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