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Bossi contro Silvio: «Fa un po' pena. Alle Amministrative andiamo soli»

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Ecosì non appena ha preso possesso del palco ha iniziato a dare giudizi. Il primo della lista, e forse il più pesante, l'ha riservato a Silvio Berlusconi ritenuto colpevole di continuare a sostenere un esecutivo di «banchieri che non pensa ai bisogni del Nord». Silvio «mi fa un po' pena, è là a votare il contrario di quello che votava prima. Questo francamente impedisce che si possano fare accordi alle Amministrative». Parole che pesano come macigni soprattutto dopo il tentativo di sabato quando il segretario del Pdl Angelino Alfano aveva chiesto ai Lumbard di tornare sui loro passi per non consegnare il Nord alla sinistra. «Togliete il sostegno al governo Monti-Dracula e poi (forse) ne riparleremo» fu la secca risposta di Roberto Maroni. E proprio riferendosi a Monti, Bossi ha rincarato la dose, definendolo «un dramma. Risponde solo all'Europa e alle banche». Promosso a pieni voti invece il riconfermato segretario nazionale della Lega Piemonte Roberto Cota: «È bravo, lavora molto e mantiene la parola». Tutti apprezzamenti meritati anche per l'impegno dimostrato del governatore della regione sul fronte Tav. Opera che Bossi ritiene indispensabile ricordando un personaggio storico tanto caro al Carroccio: «Io la penso come Cavour quando c'era il passo del Frejus e disse che se Torino non si collegava alle fabbriche della Lombardia e della Francia finiva per essere in difficoltà». Ma se uno merita la promozione, un altro rischia di essere rimandato o addirittura bocciato. È il sindaco di Verona, Flavio Tosi, entrato nel mirino del "Capo" per la sua determinazione a presentarsi alle prossime Amministrative con una lista civica con il proprio nome: «Se fa una lista sua si mette automaticamente fuori dalla Lega» anche se «non penso che finirà così. Credo che tratterà. Non gli voglio male, ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega, non va bene». Parole che hanno trovato pieno sostegno anche nel nordista e deputato veronese Alessandro Montagnoli contattato da Il Tempo: «Il consiglio federale ha già deciso di non fare più le liste civiche personali. La questione è chiusa tanto che anche un mese e mezzo fa, quando abbiamo deciso di correre senza il Pdl, abbiamo ribadito che le liste civiche non ci saranno. La lega ha delle regole. Non perdiamo più tempo, pensiamo alla campagna elettorale».

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