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Gabriele Iannelli: «Trovami le carte, vediamoci bene i c... nostri»

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Emblematicoil caso di due ex degenti convocati dai carabinieri nei loro uffici per raccoglierne le testimonianze. Il loro colloquio è stato registrato dalle microspie nascoste nella sala d'attesa. Ecco alcuni brani della conversazione. Anna: «Mi ruppi il braccio, una frattura scomposta. Sono stata al Cardarelli cinque-sei giorni senza farmi niente! Poi le voci di corridoio dicevano che Iannelli alla Villa del Sole...». Alessandro: «Come me!». Anna: «Pure a voi?». Alessandro «Sì...». Anna: «A voi quanto si prese? A me per farmi un'ingessatura si prese 2.000 euro! Senza ricevuta e senza niente». Alessandro: «Sì a me mi fece la fattura per poco più, non vi dico!». Anna: «Almeno a voi vi ha fatto la fattura, a me mi fece fare l'assegno a me medesimo». Non da meno l'intercettazione, in seguito alla morte di un paziente a Villa del Sole, del colloquio tra Gabriele Iannelli, tra i proprietari della struttura privata (con il fratello Paolo) e l'amministratore Marco Von Arx. Il colloquio viene interpretato dagli inquirenti come un tentativo di correre ai ripari, falsificando la cartella clinica. Afferma Iannelli: «Secondo me non era stato intubato bene, hai capito? Ci stanno varie componenti, poi l'hanno tracheotomizzato. Quando tu fai la tracheotomia in realtà implicitamente è una cosa di colpa, cioè che tu non l'hai intubato... non sei riuscito a intubarlo e sei dovuto ricorrere alla tracheotomia». Poi invita Von Arx: «Truoveme 'e cart, verimmo bbuono 'e cazzi nuosti perchè io non voglio scrivere insomma...». Secondo il gip «Iannelli per evitare di dover scrivere (in cartella dell'avvenuto decesso di un paziente in clinica) pensava a "mettere a posto 'e carte", cosa poi effettivamente realizzata attraverso la redazione sia della cartella clinica falsa, in cui non viene dato atto della morte del paziente, che mediante le relazioni allegate alla cartella clinica». Ieri dalla casa di cura non sono arrivati commenti: «Ci sono indagini in corso, non possiamo rilasciare dichiarazioni». Inutile insistere. La mazzata su una delle strutture sanitarie più prestigiose di Napoli è arrivata pesante e non c'è voglia di parlare.

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