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"Che schifo la politica". Bufera su Riccardi

Il ministro per la Cooperazione internazionale e integrazione Andrea Riccardi

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Al termine di una giornata di tensione tra governo e maggioranza scoppia il caso sulle parole del ministro Andrea Riccardi sul mancato vertice di questa sera tra i leader dei partiti e Mario Monti a palazzo Chigi. In un colloquio intercettato dai cronisti al Senato, il ministro per la Cooperazione si è sfogato con alcuni colleghi di governo e parlando con il ministro della Giustizia, Paola Severino, presente il ministro Balduzzi, ha detto che "Alfano voleva solo creare il caso. Vogliono solo strumentalizzare ed è la cosa che mi fa più schifo della politica - ha detto - ma quei tempi sono finiti. Loro hanno grossi problemi nel trovare l'accordo sulla legge elettorale". In serata Riccardi, in una nota, si è scusato, sottolineando che "si è trattato di battute, estrapolate nel corso di una conversazione informale". Ma la reazione del Pdl è netta e molto polemica: Maurizio Gasparri che tra i primi ha chiesto la smentita o le dimissioni del ministro, dice che "le scuse sono apprezzabili. Non è stata una bella affermazione, sulle dimissioni valuteremo". "Se al Ministro Riccardi facciamo schifo può benissimo prendere definitivamente le distanze da noi dimettendosi - aggiunge Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera - in caso diverso metterebbe in evidenza una straordinaria dose di doppiezza e di opportunismo continuando a fare il Ministro con il voto di chi disprezza". "Al ministro pro tempore Andrea Riccardi - aggiunge Renato Brunetta - dico che tutte le opinioni sono lecite, ma il disprezzo della politica è il disprezzo della democrazia. Un ministro in carica che non ha mai ricevuto un mandato popolare farebbe bene a misurare anche quel che pensa. Farebbe meglio a dedicarsi ad altro". "A me non fa schifo Riccardi - dice Guido Crosetto che interviene anche in aula alla Camera - Sarà forse dovuto al fatto che non lo conosco e quindi non conoscendolo evito di dare giudizi su di lui. Ma se anche lo conoscessi e per ventura mi facesse schifo, non ingloberei nel giudizio che ho su di lui tutto il mondo del volontariato. A lui, che sedicente cattolico ricordo la Populorum progressio di Paolo Sesto e gli consiglio di rileggere cosa dice della politica al di là delle miserie umane di quanti possano provare a viverla. E questi sarebbero i tecnici rappresentanti dell'area cattolica". "Gli consiglio - rincara la dose Crosetto - di tornare ad occuparsi di cose che non richiedano tolleranza, buon senso, capacità di ascolto e pazienza. Ma intanto, da pessimo cattolico, ho pietà di lui, lo perdono per lo stupido giudizio superficiale, ma non me la sento di sporcargli pure la coscienza con uno schifoso voto di fiducia". Per Beatrice Lorenzin, "Riccardi rivela insofferenza per le più elementari regole del rapporto tra un governo e la sua maggioranza ancora più importanti con un governo di nominati. Egli denota ignoranza dei meccanismi democratici. Preoccupano le sue parole perche' tradiscono la certezza della fine di quello schifo che qualcuno definisce democrazia". "Mi auguro che abbia la sensibilità di rassegnare con immediatezza le dimissioni e che il presidente Monti ed il presidente Napolitano le accettino", aggiunge il vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli. "Le parole del ministro Riccardi sono vergognose, mostrano un astio evidente nei confronti del segretario di un partito e di un partito il Pdl che è azionista di riferimento di questo governo. Le parole di Riccardi mettono in grave imbarazzo Monti, il governo e lo stesso presidente della Repubblica che lo ha nominato". "Le parole del ministro Andrea Riccardi impegnano il governo o riflettono in qualche misura il sentimento dell'antipolitica suo e di altri ministri?", chiede Osvaldo Napoli. "Trovo allarmante il colloquio tra il ministro per la cooperazione, Andrea Riccardi, il ministro della Giustizia, Paola Severino, e quello della Sanità Renato Balduzzi riportato dalle agenzie. Mi preme ribadire che Angelino Alfano si è comportato da vero segretario di un grande partito. E che le dietrologie del ministro Riccardi ne definiscono capacità, personalità e interessi rappresentati", dice il vice presidente dei Deputati del Pdl, Maurizio Bianconi. Che aggiunge: "Se gli fa tanto schifo la politica si dimettesse pure, non sa quanto schifo fa a molti di noi essere costretti a votargli la fiducia. Nessun bravo italiano ne sentirà la mancanza".  

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