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Il «renziano» Faraone snobba Pier Luigi

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Ilcapoluogo siciliano è uno dei comuni in cui si voterà il 6 maggio e attualmente i Democratici sono alle prese con una battaglia senza esclusione di colpi in vista delle primarie che si terranno il 4 marzo. Il candidato «ufficiale» è Rita Borsellino, ma la sua è una corsa in salita. Colpa dei 3 avversari tra cui, soprattutto, «rottamatore» Davide Faraone, sostenuto da Matteo Renzi (in città la scorsa settimana). Da giorni Faraone non perde occasione per attaccare i vertici romani che starebbero cercando in tutti i modi di falsare la competizione. Prima ha denunciato i bonifici fatti dal Pd nazionale a sostegno di Borsellino. E ora ha lanciato una battaglia sul voto agli immigrati che, per partecipare alle primarie, sono stati costretti ad una «schedatura» preventiva. «Mi vergogno e si dovrebbe vergognare Bersani - ha attaccato ieri -. I suoi luogotenenti hanno trasformato la sede del Pd in un Cpt, un centro di permanenza temporaneo. Oggi, dopo aver fatto la fila per farsi "schedare" e poter votare alle primarie, numerosi migranti alle 13.30 sono stati cortesemente fatti accomodare fuori per ritornare alle 16». Per questo, oggi, Faraone non sarà con Bersani ma accoglierà gli immigrati scusandosi «a nome del Pd». Quindi terrà una conferenza stampa.

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