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India, i marò italiani in tribunale

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I militari del San Marco fermati in India Massimiliano Latorre (con la mimetica) e Salvatore Girone (dietro con la barba)

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Resta alta la tensione tra India e Italia. I due marò italiani presi in custodia ieri e accusati dell'omicidio di alcuni pescatori indiani scambiati per pirati durante un conflitto  a fuoco dalla petroliera Enrica Leixe, hanno lasciato oggi la guest house di Kochi, nel sud dell'India, per essere condotti a Kollam dove dovranno presentarsi in tribunale. I responsabili della polizia indiana hanno notificato oggi a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone il provvedimento di fermo giudiziario. I MILITARI SONO TRANQUILLI Per tutta la mattinata i corcolo ufficiali della polizia di Kochi è stata al centro di un via vai di persone, mentre nel cortile interno ad un certo punto sono usciti i due marò in jeans e camicia, apparsi calmi e distesi. L'edificio è presidiato da un centinaio di agenti agli ordini del commissario Ajith Kumar, mentre a tutela della sicurezza agisce una forza di elite della polizia del Kerala. A fine mattinata è giunto nella guest-house l'ispettore generale di Cochi Padma Kumar. TERZI: DIVERGENZE CONSIDEREVOLI Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, non nasconde la sua preoccupazione. "Allo stato delle cose ci sono delle considerevoli divergenze di carattere giuridico" con l'India ,ha commentato. "È una questione che deve essere trattata a tutti i livelli ed è stata trattata in queste ore, così come dall'inizio della vicenda, a tutti i livelli politici, diplomatici e anche attraverso contatti e consultazioni discrete". "Intendiamo mettere in atto tutti gli sforzi per risolverla rapidamente ma ci sono allo stato delle cose considerevoli divergenze di carattere giuridico", ha aggiunto il titolare della Farnesina. RISCHIANO LA PENA DI MORTE Latorre e Girone sono indagati dalla polizia locale per omicidio sulla base dell'articolo 302 del Codice penale indiano, che prevede fino alla pena di morte. Lo ha confermato l'ispettore generale della polizia Padma Kumar, del distretto di Ernakulam, dove i due militari si sono consegnati alle autorità indiane. L'inchiesta è stata poi trasferita al distretto di Kollam, quello dei due pescatori uccisi, ma i due non saranno davanti al giudice prima di domani dal momento che oggi in India si celebra una festività religiosa e l'attività giudiziaria è ferma.

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