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«Sulla responsabilità delle toghe pronti al dialogo con la Sinistra»

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MaurizioGasparri, capogruppo Pdl in Senato, mette in chiaro la posizione del centrodestra. Il segretario del Pd Bersani ha sollevato il problema, che rispondete? «È inutile che Bersani si arrabbia quando la maggioranza in Aula è stata trasversale. La norma è passata con 260 voti e in Aula erano presenti di 200 deputati del centrodestra. Questo vuol dire che i 60 deputati che hanno votato a favore erano del Terzo Polo e della sinistra hanno votato. Bersani farebbe bene a ricordarsi di questi dati. Pertanto, fermo restando che c'è stata un'ampia maggioranza, noi siamo comunque disponibili a un approfondiemnto sul tipo di norma ma non a cancellare il principio». Che tempi prevedete? «Non è un'operazione immediata perché la norma non è inserita in un decreto che ha quindi carattere d'urgenza ma nella legge comunitaria». Quali i punti di discussione? «Va approfondito se quando c'è la responsabilità civile del magistrato, si apre un'azione diretta verso il singolo magistrato o se si passa attraverso lo Stato che diventa l'interlocutore che poi si rivale sul magistrato. Abbiamo tanti esperti che possono approfondire il tema. Nessuno si illuda, è il caso della sinistra e di alcuni settori politicizzati della magistratura, che la norma sarà cancellata. È una posizione perdente. Anche il governo, con una nota, ha fatto riferimento ai principi europei ma non ha detto in alcun modo che la misura va eliminata». C'è chi ha minacciato lo sciopero delle toghe... «Suggerisco la ragionevolezza perché le intimidazioni avrebbero solo un effetto controproducente, limitando gli spazi di discussione». E sul decreto svuota-carceri? «È stato già in parte modificato in Senato togliendo il beneficio degli arresti domiciliari per quei reati che rappresentano un allarme sociale. In alcuni casi gli arresti alleggeriscono il sovraffollamento. Ma si tratta di quelle situazioni in cui chi ha commesso un reato entra in carcere per pochi giorni e poi esce». A che punto è il dialogo con il Pd sulla legge elettorale? «Sono in corso incontri per decidere come procedere. I nodi della riforma costituzionale vanno affrontati». E il rapporto con la Lega? «Calderoli ha messo i puntini sulle i dicendo che il Porcellum ha molti padri. Con la Lega il dialogo è aperto». Non siete preoccupati dai sondaggi che danno per il Pdl un calo netto di consensi? «C'è una massa di indecisi notevole e siamo in emergenza economica. Manterrei la calma sui sondaggi che sono condizionati da questa fase politica anomala. Bisogna recuparere i consensi degli indecisi e lo si può fare mantenendo un comportamento responsabile. La situazione è ancora molto critica anche se lo spread sta diminuendo. La Grecia rischia ancora il fallimento. L'Italia va messa in sicurezza. Questo può costare la comprensione di qualcuno ma dalla maggioranza del ceto medio la serietà è apprezzata».

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