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Caldaie accese h 24 e rubinetti aperti salvatubature

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Eccoi consigli della Cna dell'Artiginato di Roma contro il maltempo. «Mentre gli impianti elettrici sono al riparo dalle temperature polari di questi giorni, è sulla parte termoidraulica che è bene tenere alta la guardia», dice Cna che consiglia un vademecum. Per le caldaie e i serbatoi: «data l'eccezionalità dell'evento consiglia di tenere il riscaldamento acceso ventiquattrore su ventiquattro - sottolinea - Usare però l'accorgimento di tenere una temperatura più bassa: intorno ai 50 gradi invece dei soliti 70-75 gradi. Questo consente di avere un tepore continuo in casa, evitando il raffreddamento degli ambienti e tutelandoci dal congelamento dell'acqua nei tubi». «Difficilmente - osserva Cna - le tubature dell'acqua gelano se si mantiene al caldo l'edificio, trovandosi dentro le murature. Chi ha i vecchi serbatoi esterni invece rischia che di rimanere senza acqua per effetto del ghiaccio». Per questo l'organizzazzione consiglia di mantenere il rubinetto leggermente aperto in modo che scorra almeno un filo d'acqua. «Nei casi in cui i contatori sono posizionati nei muri perimetrali è opportuno proteggerli, ad esempio, con uno straccio di lana - conclude Cna - Questo accorgimento evita che l'acqua geli e provochi danni». Riguardo al vetro dell'auto, secondo Cna «quando è ghiacciato, è opportuno usare un foglio di giornale. Eliminato il ghiaccio si può passare una patata spezzata a metà che evita che si riformi il ghiaccio». «Per spalare la neve dal vetro utilizzare una paletta di plastica, piuttosto che una in ferro - prosegue - è buona norma poi mettere l'antigelo nell'acqua dei tergicristalli». «Nella scelta delle catene è buona norma evitare quelle non troppo a buon mercato perchè meno pratiche - continua - Sul mercato si trovano tipi, magari più costosi, ma con meccanismi automatici di inserimento. Quanto ai guanti in commercio, sono poco indicati perché si staccano facilmente dalle ruote». «Nella guida sulla neve è poi bene evitare di dare scatti con l'acceleratore per evitare che l'auto si giri su se stessa», conclude Cna di Roma. Oltre ai consigli sulla manutenzione delle cose prioritari quelli sulle persone. Il ghiaccio e la neve infatti sono causa di cadute e fratture. «In queste condizioni meteo - afferma Dante Palombi, Reparto della chirurgia della mano al Cto di Roma - le emergenze ortopediche raddoppiano, passando dal 33.5% al 75%». A rischio sono innanzitutto i polsi, seguiti da spalla e collo femore. Più rare le fratture vertebrali. In questi giorni di grande freddo, dunque, pronto soccorsi in affanno anche per l'impennata di traumi da caduta accidentale, registrati in generale tra gli over 40 anni e soprattutto tra gli anziani. Sono loro, infatti, i più a rischio. Di qui l'appello: non uscire di casa. «Fortunatamente - spiega Lanfranco Del Sasso della Società italiana di ortopedia e traumatologia - sono fratture che non danno complicanze». Molti anche i consigli per non scivolare. No alle scarpe con suole di cuoio. Sì a scarponi dotati di carro armato. Camminare con passi corti senza correre guardando bene per terra. Mai le mani in tasca quando si cammina. Vietate anche le borsette che si tengono in mano. Infine stilato anche un decalogo su come cadere. «Mai sul sedere - conclude Del Sasso - potrebbe causare fratture vertebrali. Per evitare spiacevoli inconvenienti l'ideale sarebbe buttare in avanti una mano e poi cadere sulla spalla».

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