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La paura spinge i Bund tedeschi sotto zero

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Unaposizione politica forte ma completamente ignorata dai mercati finanziari che ieri hanno preferito accettare un rendimento negativo sui titoli tedeschi, considerati sicuri nel rimborso, piuttosto che puntare sui più traballanti titoli di stato degli altri paesi Ue. Il pensiero degli investitori è semplice. Nel casodi deflagrazione della moneta unica meglio ottenere il rimborso di quanto investito in marchi piuttosto che in lire o pesetas. Così ieri Berlino a ha collocato titoli del tesoro a 6 mesi per 3,9 miliardi di euro con un rendimento negativo pari allo 0,0122%. Il Bid-to-cover ratio (il rapporto tra domanda e offerta) è stato pari a 1,8 volte per una domanda pari a 7,08 miliardi. È la prima volta in assoluto che un collocamento di titoli del tesoro tedeschi registra un rendimento negativo, a conferma del grande nervosismo che si respira sui mercati e che induce gli investitori ad accettare un rendimento lievemente negativo pur di garantire la protezione del proprio capitale. Un trend che va di pari passo con la corsa delle banche a depositare fondi presso lo sportello overnight della Bce. Ieri l'Eeurotower ha comunicato a riguardo nuovi depositi record per 463,56 miliardi. A controbilanciare la forza del Bund l'emissione del Fondo di Stabilità Finanziaria Europeo (Efsm) di un bond a 30 anni per tre miliardi di euro a sostegno di Irlanda e Portogallo, che riceveranno 1,5 miliardi di euro ciascuno. Il bond, che scade il quattro aprile 2024 e ha un tasso del 3,75%, è stato sottoscritto per 5,2 miliardi di euro, ovvero quasi il doppio dell'offerta, soprattutto dai paesi dell'Ue. Si tratta della prima emissione di un bond a 30 anni da parte dell'Ue e il successo dell'operazione, ha sottolineato Bruxelles in un comunicato, rappresenta una «dichiarazione di fiducia del mercato nella Ue». Il 70% della domanda è arrivato dalla Germania, il 13% dal Regno Unito e l'8% da Olanda, Belgio e Lussemburgo. La Svizzera ha contributo per il 4%.

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