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Il Papa: ora nuove regole che assicurino a tutti una vita dignitosa

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Lechiede il Papa per la crisi economica che, nata in Occidente, incide anche sui Paesi in via di sviluppo. Uscirne, dice, non significa solo «arginare le perdite individuali» o «nazionali». Parole inequivocabili che Benedetto XVI ha pronunciato parlando al Corpo diplomatico. La crisi «non solo economica ma anche sociale e politica» che stiamo vivendo, pur con graduazioni diverse in tutto il mondo - assicura - rappresenta «la drammatica espressione di un profondo malessere» che affligge le società odierne. Per questo Benedetto XVI invita «a riflettere sull'esistenza umana e sull'importanza della sua dimensione etica, prima ancora che sui meccanismi che governano la vita economica». Non dobbiamo scoraggiarci, esorta il Papa teologo, ma «riprogettare risolutamente il cammino, con nuove forme di impegno» perché il prezzo più alto lo stanno pagando «particolarmente i giovani» e ciò soprattutto nelle aree meno sviluppate , spiega agli ambasciatori dei 180 paesi che hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede. Dal Papa arriva poi un «pensiero particolare» all'Italia, con l'auspicio che «continui a promuovere un rapporto equilibrato fra la Chiesa e lo Stato, costituendo così un esempio al quale altre Nazioni possano riferirsi con rispetto e interesse». «Proprio all'Italia - aggiunge - desidero rivolgere un particolare pensiero al termine del 150.mo anniversario della sua unificazione politica. Le relazioni tra la Santa Sede e lo Stato italiano hanno attraversato momenti difficili dopo l'unificazione, nel tempo, però hanno prevalso la concordia e la reciproca volontà di cooperare, ciascuno nel proprio ambito, per favorire il bene comune». Non è un caso, allora, che il prossimo 14 gennaio il Papa riceverà in udienza il premier Mario Monti. Il presidente del Consiglio italiano e il Pontefice si sono incontrati brevemente il 18 novembre scorso, quando l'allora neopremier era andato all'aeroporto di Fiumicino espressamente per salutare papa Ratzinger che partiva per il suo viaggio apostolico in Benin. In quella occasione fu toccato anche il tema della crisi economica e il Papa fece gli auguri a Monti per il suo nuovo incarico. Visto il legame particolare tra Italia e Santa Sede è prassi che per un nuovo presidente del Consiglio italiano venga ricevuto in udienza dal Papa. Incontri di questo genere sono l'occasione per affrontare i temi centrali nei rapporti bilaterali. Già nei giorni scorsi, durante l'Angelus di Capodanno, il Papa aveva rivolto un pensiero all'Italia, e ringraziato il presidente Napolitano per gli auguri.

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