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Icarabinieri hanno sempre saputo che era una soltanto: quella sottratta alla donna. Lei però, unica superstite della famiglia, non ha mai riferito della seconda sacca, quella dell'uomo. E non ha mai detto che conteneva parecchi soldi. Gli investigatori attribuiscono la scarsa attendibilità della poveretta al suo stato di choc. Zeng Lyan è ancora ricoverata all'ospedale San Giovanni Addolorata: ha subito ferite da taglio a braccio destro e torace. E soprattutto, ancora non sa che figlia e marito sono morti. Un comportamento della donna che ha incuriosito gli investigatori è legato alla dinamica della rapina. Quando i due aggressori si sono fatti avanti, lei ha reagito. Ha difeso la borsa evitando a tutti i costi che i balordi la portassero via. La reazione è stata tanto forte che i due hanno usato il taglierino per recidere la cinghia e liberare la tracolla. Non solo. Esploso il colpo di pistola che ha trapassato la testa della piccola conficcandosi nel petto dell'uomo, Zeng Lyan ha continuato a inseguire gli assassini. Una tenacia che ha sorpreso. Solo in seguito, resasasi conto che i due killer erano imprendibili e accortasi che il marito si era accasciato a terra con la figlia in braccio, allora è tornata indietro. Si è avvicinata alla piccola, l'ha presa tre le sue braccia e ha vagato sul marciapiede.

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