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Berlusconi avverte Monti

Silvio Berlusconi alla Camera dei deputati

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Va bene Mario Monti. Il suo governo deve andare avanti. Silvio Berlusconi lo ripete ai suoi fedelissimi di continuo. E se qualcuno si mostra dubbioso, il Cavaliere lo spegne subito: chi fa cascare questo governo se ne assume la responsabilità per i prossimi venti anni. Lealtà sì ma Berlusconi mette anche in charo, parlando con i senatori del Pdl, che «il Pdl è il maggior partito che sostiene il governo. Dunque, pretende di essere consultato prima che l'esecutivo vari i prossimi provvedimenti, altrimenti dirà basta e non ci starà più». Il Cavaliere è tornato a Palazzo Chigi all'ora di pranzo e ha incontrato per una colazione di lavoro il suo successore. È un via libera al lavoro dell'attuale esecutivo e anche un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa. E di andare anche oltre: «Sì, abbiamo parlato della necessità di fare le riforme anche dell'architettura istituzionale perché non è possibile per un governo essere efficace se non ha i mezzi per poterlo essere», dice il Cavaliere. Se la ride: «Il Pd contro la modifica dell'articolo 18? Contenti loro». Confessa poi: «Monti? L'ho trovato in condizioni di assoluta efficienza però confermo che l'attività governativa è stressante. Anche lui si trova coinvolto in critiche sui giornali che non possono lasciarlo indifferente». Il Cavaliere aggiunge: «Oggi è andata bene, ci conosciamo da tanto tempo: in Europa l'ho mandato io». Già, l'Europa. A Berlusconi non piace il patto siglato l'8 dicembre: «Rischia di essere una cura da cavallo che ammazza il cavallo». Il perché lo spiega chiaramente: «L'articolo 4 del patto - sottolinea agli europarlamentari del Pdl - prevede che l'Italia dovrà portare avanti misure di circa 40 miliardi per ogni anno per i prossimi vent'anni sulla base di un ipotetico tasso di crescita del 2% e con dati economici ancora peggiori rischiamo una situazione ancora più pesante». «Questo dato per l'Italia è insostenibile - riflette l'ex capo del governo - e quando il Parlamento sarà chiamato a ratificare, a marzo, l'accordo dell'8 dicembre varato al Consiglio europeo ci saranno forti tensioni tra le forze politiche e soprattutto nel Pdl». L'argomento è utile per introdurre la politica italiana. «Tutte le forze politiche sono pronte» alle elezioni «dato che non si sa come evolverà la situazione in Italia, quindi è chiaro che tutte le forze politiche si devono tenere pronte a una possibile campagna elettorale». Berlusconi non è più disposto a tollerare nuove strette sul fisco. «Se il governo dovesse procedere su quella strada - aggiunge - si andrà al voto». E con quale assetto si presenterebbe il partito? Berlusconi chiude ancora una volta la porta a Gianfranco Fini, mentre torna a "corteggiare" l'Udc. «Noi abbiamo a cuore - sono esattamente le sue parole - la prospettiva di un accordo con l'Udc che ha elettori moderati, cattolici e sta con noi nel Ppe. È in quella direzione che concentreremo i nostri sforzi per trovare un accordo». Anche se Cesa in serata puntualizzerà che il destino di Udc e Terzo polo è inscindibile. Per il resto, il Cavaliere smentisce che nell'incontro con Monti si sia parlato dell'asta sulle frequenze tv. In privato conferma che il rapporto con Corrado Passera continua a essere buono. Sicuramente migliore di quello con il Professore. Tanto che un uomo molto vicino al Cavaliere, con l'assicurazione dell'anonimato, lo apostrofa così: «Monti è ancora troppo freddo. Quando parla sembra un pesce surgelato. Il Professor Findus».

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