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Pdl e Terzo Polo da Monti Alfano: rilanciare la crescita

Il premier Mario Monti

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Giro di colloqui con i vertici di Pdl e Terzo Polo per il presidente del Consiglio, Mario Monti, dopo l'approvazione del decreto "salva Italia". Il premier si è intrattenuto per più di un'ora con il segretario Pdl Angelino Alfano e i capigruppo al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto per fare il punto della situazione e capire l'agenda del governo per l'avvio del 2012. Messi in sicurezza i conti, il Pdl preme perché la fase due sia avviata quanto prima, al meglio, ma soprattutto, come dice Gasparri, con un confronto "arioso e sereno in Parlamento". E questo anche sulla modernizzazione della disciplina del lavoro che va fatta con il dialogo sociale, evitando "uscite mediatiche" che rischiano di irrigidere le posizioni. Chiaro il riferimento all'intervista del ministro Fornero che ha fatto scoppiare il caso articolo 18. La testa è concentrata sull'Italia, ma gli occhi del Pdl sono puntati anche sull'Unione europea. Se il segretario Alfano sintetizza il colloquio nella richiesta di "un confronto col governo per stimolare la crescita e lavorare per far sentire più forte la voce dell'Italia in Europa", il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto mette in chiaro che il punto dolente è rappresentato da un "direttorio franco-tedesco che va superato". A rischio gli sforzi che il nostro paese sta facendo sulla via del risanemento. Se non si supera l'asse Parigi-Berlino, spiega Cicchitto, il quadro europeo "anziché fare da sostegno alla crescita rischia di infilarci in un meccanismo recessivo senza termine". PDL: ORA FASE DUE È ancora Gasparri a precisare cosa si chiede a Monti di fare in Europa: "La nuova politica fiscale europea comporterà un trasferimento di sovranità, ma la modifica dei trattati deve avvenire nel rispetto dei legittimi interessi italiani. È un lavoro che va fatto nelle sedi politiche e nelle sedi parlamentari, per mettere al centro il sistema-Paese". E bisogna rientrare, in vista degli incontri che Monti avrà da gennaio in sede Ue, nei binari degli impegni assunti con la lettera alle istituzioni europee del precedente governo, presieduto da Silvio Berlusconi. Altro capitolo aperto, quello delle liberalizzazioni. Nei giorni scorsi, il Pdl si era schierato contro l'ipotesi di colpire le singole categorie (vedi farmacisti, tassisti o professioni) in assenza di un disegno organico. Concetti ripetuti anche oggi nel vertice con il premier. Sarebbe controproducente, insistono nel Pdl, aprire fronti settoriali quando l'urgenza riguarda la necessità di incidere sul quadro generale, "sui grandi potentati, i gruppi di potere, i gruppi di interessi". Per questo, ribadisce Gasparri, l'intervento deve partire da settori come l'energia, i trasporti, i servizi pubblici locali. Le priorità della fase due, avrebbero detto i rappresentanti del Pdl a Monti, sono "la crescita, l'occupazione e la tenuta del sistema", temi che, per essere affrontati in modo positivo e con un agevole percorso parlamentare, necessitano di un "confronto costruttivo con i partiti". In Parlamento il Pdl sta facendo la sua parte, viene fatto notare, al punto che Gasparri rivendica l'assunzione di responsabilità del Parlamento che ha affrontato la manovra a tempi record. E al Senato, fa notare il capogruppo Pdl, le commissioni torneranno a riunirsi già dal 4 gennaio per esaminare alcuni dei provvedimenti presentati dall'esecutivo. Ora, però, avverte Cicchitto, il metodo dovrà essere costantemente quello del "confronto bilaterale".   CASINI: AIUTARE MONTI Dopo aver ricevuto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini si è reccato a Palazzo Chigi. "Avanti con la fase 2, con liberalizzazioni e rilancio dell'economia", riassume Casini il colloquio con il premier Mario Monti. "Serve un'assunzione di responsabilità da parte dei partiti. Non creare intralci ma favorire soluzioni", aggiunge il leader Udc. "Ho fatto gli auguri di Natale al premier. L'Udc non avanza richieste né proteste perché il premier Mario Monti va solo assecondato, aiutato", spiega Casini al termine del colloquio con il presidente del Consiglio. "Abbiamo parlato di questioni internazionali, di liberalizzazioni e rilancio dell'economia. Oggi aiutare Monti, aiutare questo governo significa aiutare gli italiani", sottolinea Casini che non nasconde le difficoltà ma invita le forze politiche ad essere responsabili: "Serve un'assunzione di responsabilità da parte dei partiti. Nessuno ha la bacchetta magica e quindi non vanno creati intralci, ma favorite soluzioni". Ai cronisti che gli chiedono se si sia parlato della cosiddetta 'fase 2' dell'azione di governo il leader Udc risponde: "Certo. La fase 1 senza la fase 2 sarebbe monca". Quanto al fatto che lo spread torni ad alzarsi, Casini aggiunge: "Per analizzare questa cosa bisogna capire quanto ha fatto la Bce un mese e mezzo fa e quanto sta facendo oggi. Se un mese e mezzo fa comprava cento e ora dieci, la cosa è diversa". RUTELLI A PALAZZO CHIGI "Nei primi tre mesi del 2012 ci saranno le misure per la crescita", per le "liberalizzazioni" e la programmazione dei Trattati Ue", è l'agenda dell'esecutivo Monti resa nota dal leader dell'Api Francesco Rutelli al termine del  faccia a faccia da Palazzo Chigi. "Monti è consapevole che i compiti a casa li ha fatti e che li fatti bene", ha detto Rutelli rispondendo alla domanda se abbia trovato il presidente del Consiglio preoccupato per l'andamento dello spread dei titoli italiani con il bund tedesco. "Tutti si aspettano che la situazione migliori", aggiunge Rutelli.  

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