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Silvio fa il conto alla rovescia

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Silvio Berlusconi

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«Cosa non si fa per il dottor Vespa». Silvio Berlusconi esordisce così, mentre i fotografi cercano di richiamare la sua attenzione. Perché il Cavaliere, confesserà poi, avrebbe preferito non partecipare alla tradizionale cerimonia di presentazione dell'ultimo libro del conduttore di Porta a Porta al Tempio di Adriano. «Il momento è difficile - spiegherà - e stavo per telefonarle per chiederle di esentarmi dalla presenza». Parole che Berlusconi pronuncia con la voce di chi vuole fare capire agli italiani che lui è rimasto dalla loro partee che magari, fosse rimasto a Palazzo Chigi, gli avrebbe risparmiato qualche sacrificio. Non a caso boccia sia l'introduzione dell'Ici che gli interventi sulle pensioni. Ma ormai tocca a Monti. Certo, il Cav non rinuncia a far notare che in Europa, da quando non c'è più lui a tenergli testa, l'asse Merkozy fa ciò che vuole. Quindi, dopo essersi difeso dall'accusa di aver sottovalutato la crisi; aver dribblato una domanda su Tremonti che comunque considera più leghista che del Pdl; aver evitato la polemica con Umberto Bossi («se mi vede gli viene da ridere? Potrei rispondere che a me lui "fa piangere", ma non lo dico»); aver ribadito che l'alleanza con la Lega sopravvive, che l'Udc dovrebbe tornare nel centrodestra e che Alfano sarà il prossimo candidato premier («scelto con primarie cui parteciperanno sicuramente anche altri»); Berlusconi mostra grande comprensione umana per il suo successore. «È disperato - commenta -. Questo Paese è ingovernabile. L'architettura dello Stato va cambiata. Lui ha fatto marcia indietro su molte cose del decreto, ma a differenza di me ha i giornali dalla sua». Poi una frase tra il sibillino e l'avvertimento: «Lo scioglimento delle Camera può sempre accadere. Non c'è certezza che il governo Monti resti fino alla fine della legislatura. Il voto anticipato? Qualcuno, seguendo i sondaggi che lo danno vincitore, potrebbe chiedere lo scioglimento delle Camere. Non io perché sono una persona responsabile». Fatto sta che, assicura il Cav, gli ultimi sondaggi di Euromedia, danno il centrosinistra in vantaggio di 1,2 punti. E se il centrodestra tornasse sopra?

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