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Intesa franco-tedesca su un nuovo trattato Ue

Il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel

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La Francia e la Germania sperano che nel mese di "marzo" i 17 membri della zona euro raggiungano un accordo su una revisione del trattato Ue che comporti una nuova governance dell'eurozona: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy nel corso della conferenza stampa congiunta a Parigi con il cancelliere tedesco Angela Merkel. "L'obiettivo che abbiamo con la cancelliera - ha detto Sarkozy - è che nel mese di marzo, l'insieme dell'accordo sia stato negoziato tra i 17 membri della zona euro". L'accordo franco-tedesco verrà esplicitato con una lettera dettagliata che verrà recapitata mercoledì al presidente del consiglio europeo, Herman Van Rompuy, alla vigilia dell'avvio delle riunioni del Consiglio Ue. Siamo "fermamente determinati" a varare le modifiche dei trattati Ue al prossimo vertice. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel, al termine dell'incontro con Nicolas Sarkozy. E' molto importante - dice la Merkel - che lavoriamo insieme in modo ravvicinato.  Siamo in una situazione difficile e dobbiamo riguadagnare fiducia, perché le nostre parole soffrono di un deficit di credibilità. Per questo al prossimo summit dobbiamo riguadagnare un po' di questa fiducia. Vogliamo dei cambiamenti strutturali anche al di là degli accordi. Abbiamo bisogno di tetti vincolanti sul debito, che possano essere verificati dalla Corte di Giustizia europea. Siamo aperti a concordare questi cambiamenti con i 27 paesi dell'Ue ma, se necessario, anche con i 17 paesi dell'area euro". "Riguardo alla Bce niente è cambiato", aggiunge. E ribadisce: "Respingiamo l'idea degli eurobond".    "Gli eurobond non sono una soluzione alla crisi", ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy. "Germania e Francia sono del tutto d'accordo nel dire che gli eurobond non sono in alcun caso una soluzione alla crisi", ha detto Sarkozy, aggiungendo: "Voglio dire ai francesi che idea curiosa quella di ripartirsi il debito" affinché la Germania e la Francia "paghino per il debito degli altri senza poter controllare il debito degli altri". Sarkozy negli ultimi mesi si era detto a favore degli eurobond, ma ora, anche nella ricerca di un compromesso con la Merkel, sembra aver abbandonato questa idea.  

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