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I sindaci al Professore: «Pensi ai cittadini e non solo alla Ue»

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Allavigilia dell'incontro con il premier - per oggi sono stati convocati a Palazzo Chigi, Regioni, Province e Comuni - il presidente dell'Anci e sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, manda un messaggio chiaro al governo sintetizzando quel che ampiamente verrà discusso nella Conferenza straordinaria delle Regioni fissata per stamattina. «Bisogna tenere presente - dice Delrio - che c'è un paese reale che ha sofferto. Ci rendiamo conto che la situazione è grave e che bisogna dare il proprio contributo ma è importante che il contributo non lo paghino i più deboli, in questa fase, altrimenti la coesione del paese è a rischio». Secondo il numero uno dell'Anci, poi, qualche dubbio nasce sull'ipotesi di un eventuale aumento dell'Irpef per chi guadagna oltre 55.000 euro. «Abbiamo sempre sottolineato il fatto - puntualizza - che la tassazione non dovrebbe andare a colpire se non i grandi patrimoni e i patrimoni immobiliari, quindi il tema dell'Irpef con quella soglia mi crea molte perplessità». Intanto, i presidenti delle Regioni Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, hanno incontrato ieri pomeriggio il ministro Piero Giarda nella sede del governo. L'appuntamento, a quanto si è appreso, era già stato fissato nei giorni scorsi per venire incontro alle esigenze dei due esponenti della Lega. L'incontro con Giarda avrebbe dovuto tenersi presso la sede del ministero ma si è preferito spostarlo a Palazzo Chigi per verificare la possibilità di un faccia a faccia anche con il premier Monti, riunione che però non c'è stata per gli impegni del presidente del Consiglio. I governatori hanno esposto al ministro la situazione dei tagli nelle loro regioni per la sanità e, soprattutto, hanno chiesto al governo di garantire i fondi per il funzionamento dei trasporti locali, sottolineando che sono a rischio i trasferimenti dei pendolari in treno. Cota e Zaia nei giorni scorsi avevano sollevato un polverone annunciando che non avrebbero partecipato all'incontro di oggi perché concomitante con l'inaugurazione del Parlamento padano a Vicenza. «Noi avevamo dato ampia e completa disponiblità, poi è stata fissata a caso, ma evidentemente non a caso, questa iniziativa, una vera provocazione» aveva commentato Cota. E comunque - aveva chiosato Zaia - «l'incontro di domenica con il Governo è istituzionale, formale. Non si va a rifare la manovra, è un passaggio obbligato dove non ci sarà modo da parte degli interlocutori di fare nulla».

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