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Severino: «Non rinnovo la convenzione al buio»

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PaolaSeverino interviene innanzi alla Commissione giustizia della Camera e rivela le sue prossime mosse in merito l canone annuo di circa 11 milioni di euro che lo Stato paga alla Telecom per 450 kit per il controllo a distanza dei condannati. «Dalle primissime proiezioni - spiega il ministro della Giustizia - sembra che se riuscissimo ad applicare il braccialetto ad un numero significativo di persone, che altrimenti dovrebbero essere detenute in carcere, allora ci sarebbe una convenienza economica». Quanto agli ostacoli tecnici che impedirebbero la ricezione del segnale del braccialetto, il Guardasigilli aggiunge che «dalle prime verifiche sembra che sia possibile localizzare sempre la persona sotto controllo nei suoi movimenti e che i tentativi di rimozione sono rilevabili a distanza». Severino ha preso l'impegno di portare in Commissione i dati sul braccialetto man mano che gli studi sulla sua applicabilità offrono risultati. La convenzione con Telecom scade a dicembre. Per il momento tuttavia il ministro ha spiegato di «non considerare il braccialetto una soluzione fino a che non sarà provato che è efficace e che costa meno del carcere».

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