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Tremonti al pm: «Rifiutai un viaggio negli Usa offerto da Cola»

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L'exministro dell'Economia, proprio perché tirato in ballo da alcuni indagati, è stato sentito a Milano come persona informata sui fatti dal pm romano Paolo Ielo, titolare anche dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti legate agli appalti assegnati dall'Ente a Selex, della quale è amministratore delegato Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Il nome dell'ex capo del dicastero di via XX Settembre è stato fatto dall'ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola e dall'imprenditore Tommaso Di Lernia. In un interrogatorio, del 14 settembre, Cola ha raccontato di avere incontrato l'ex ministro su incarico del presidente Pierfrancesco Guarguaglini, «presso lo studio del senatore Andreotti», per discutere del possibile ingresso dei libici in Finmeccanica. Una circostanza che l'ex ministro ha già definito «totalmente falsa». «Durante il periodo di opposizione al governo Prodi sono stato invitato dal senatore Giulio Andreotti nel suo studio a palazzo Giustiniani per un colloquio sull'Europa - ha detto Tremonti - in quella sede e solo in quella sede, non altrove e non dopo, ho avuto occasione di incontrare il signor Cola. Fattami dal Cola l'ipotesi di un viaggio negli Stati Uniti d'America ho cortesemente declinato avendo in quel Paese altre, diverse opportunità di incontro. Tutto qua». Dell'ex ministro ha parlato anche l'imprenditore Di Lernia, che il 27 giugno 2011 ha riferito che la «riconferma di Pugliesi al vertice dell'Enav è dovuta a due canali: l'appoggio di Matteoli, favorito con l'operazione Optimatica e l'appoggio di Marco Milanese, favorito attraverso l'operazione della barca e la somma di diecimila euro mensili che l'imprenditore Angelo Proietti (uno dei titolari della Edil Ars, ndr.) gli erogava e che Milanese, secondo quanto mi ha detto Cola, gli richiedeva per pagare un affitto per il ministro Tremonti». Si tratta di circostanze smentite sia da Milanese sia da Matteoli. Di Lernia, infine, parla dell'ex ministro anche lo scorso 13 luglio sostenendo che Cola, infastidito per le voci di una sponsorizzazione da parte di Milanese della nomina di Flavio Cattaneo alla presidenza di Finmeccanica, gli riferì che «sarebbe andato direttamente da Tremonti a raccontargli tutte le malefatte di Milanese, cosa che, successivamente, nella prima parte del 2010, mi riferì di aver fatto».Au.Par.

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