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Piazza Affari gelata, spread record

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Un operatore di Borsa

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Nuova giornata di tensione sul mercato dei titoli di Stato con un altro record dello spread tra i Btp e i Bund tedeschi che ha sfondato quota 500 punti. E oggi è arrivato anche l'allarme del commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn: "L'Italia ci preoccupa molto". Pochi minuti dopo le 18, è stato toccato il livello record dei 501 punti. Così la Borsa di Milano frena in chiusura a +0,74% per l'incertezza politica e lo spread chiude al record di 497 punti, con rendimento a 6,77%. Il rendimento del Btp si è avvicinato al 7% raggiungendo il 6,8%. La situazione economico politica italiana è "in movimento" e "molto preoccupante" secondo il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn. Come ha spiegato nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin, l'Ue intende sostenere l'Italia "con una sorveglianza rigorosa". Per questo "venerdì scorso abbiamo trasmesso un questionario a Roma e da domani ci sara' la missione: io presenterò la mia relazione ai partner dell'Eurogruppo entro fine mese". La missione monitoraggio in Italia "rappresenta la dimostrazione eloquente del metodo della nuova governance economica europea, il "6 pack" che entrerà in vigore a metà dicembre", ha aggiunto. Rehn si è detto "seriamente preoccupato" per la situazione degli spread "da considerarsi più o meno drammatica", e su cui "non vuole fare commenti". Preoccupata anche la Marcegaglia. "Con uno spread così noi non possiamo andare avanti - ha ripetuto più volte il presidente di Confindustria durante il suo intervento all'inaugurazione del salone del motociclo alla Fiera di Rho - I numeri dicono che stando con questo tipo di spread, ci sono 8,7 miliardi di euro in più di costo della spesa pubblica all'anno. Il Paese non può stare in questa condizione. Bisogna velocemente trovare una soluzione. Abbiamo fatto delle promesse molto chiare alla Commissione Europea, una serie di riforme che dovranno essere rispettate". La tensione sui titoli di Stato italiani causa preoccupazione, ma il Paese resta solido e saprà raggiungere i propri impegni, ha detto invece l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, nel corso della conference call con gli analisti sui conti dei primi nove mesi del 2011. "La pressione - ha sottolineato - è cresciuta e i livelli raggiunti dallo spread sono certamente causa di preoccupazione. Rimaniamo però convinti che il nostro Paese riuscirà a portare a termine tutti i propri impegni e ridurrà progressivamente il suo indebitamento".  

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