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Alla fine anche Di Pietro dice sì all'ammucchiata

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Cheribaltone sia. «Premetto che la prima cosa da fare, e ne sono sempre più convinto, è quella di ridare immediatamente la parola ai cittadini. Ma prima occorre mandare via questo Governo. Con un po' di buona volontà e responsabilità reciproca, non solo delle forze politiche dell'opposizione, ma anche di tutti quei parlamentari che hanno ancora a cuore le sorti del Paese si possono creare le condizioni per una maggioranza di governo alternativa di breve durata», teorizza il presidente dell'Italia dei Valori subito dopo aver incontrato, a Montecitorio, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. «Una maggioranza che abbia due soli obiettivi da raggiungere in pochissimo tempo: la modifica della legge elettorale attuale e quella manovra economica, richiesta dall'Europa, che non incida però sulle fasce più deboli e che non destrutturi lo stato sociale, annientandolo, come si legge invece nella lettera degli intenti consegnata alla Ue da Berlusconi - aggiunge - Bersani ed io abbiamo discusso a lungo sulla necessità che ci sia una maggioranza parlamentare, formata da persone responsabili di tutti gli schieramenti, che si assuma l'impegno di dare fiducia ad un nuovo governo, mandando a casa quello attuale. Abbiamo parlato della grave situazione in cui versa il Paese e dell'ennesima presa in giro da parte dell'esecutivo.La lettera consegnata all'Ue contiene proposte inattuabili e, comunque, mortificanti, umilianti e devastanti per il nostro Paese e per i diritti dei lavoratori, dei precari e dei giovani», conclude.

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