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«Nuovo governo oppure si vada alle elezioni»

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Tuttele scelte indicate, ha spiegato intervistato dal Tg1, «non sono nelle nostre mani». «Noi dobbiamo dire cosa faremmo», dice il segretario del Pd che conferma la «disponibilità a prenderci la nostra responsabilità in un governo nuovo o, se non è possibile fare diversamente, anticipare queste elezioni, perché al 2013 non ci si può arrivare». Il segretario del Pd è anche intervenuto sul tema di un possibile condono, intervenendo a Campobasso a una manifestazione in vista delle prossime elezioni regionali. «Il condono è una vergogna – ha commentato – E in questa condizione è una vergogna anche solo che qualcuno si azzardi a pensarlo: è inaccettabile». «L'Italia – ha sottolineato ancora – ha già il record mondiale dei condoni. Già siamo finiti come siamo finiti, dove non dovevamo finire potendo non finirci. Ora ce ne dobbiamo tirare fuori ma dobbiamo prendere un'altra strada». Perché, ha concluso, «come ora ha detto anche la presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, noi non siamo lo zimbello del mondo». Poi ha aggiunto che una vittoria del centrosinistra alle regionali «può essere il segnale che da qui può partire una riscossa e un risveglio civico che può trasferirsi poi in tutto il Paese».

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