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A Brescia e Varese i maroniani vogliono scalzare i bossiani

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Aidue appuntamenti, cruciali per la ridefinizione degli equilibri all'interno del movimento e in programma nelle prossime due domeniche, saranno, infatti, ammessi, com'è tradizione, solo i militanti e i delegati al voto, eletti nelle "primarie" che si sono tenute nelle scorse settimane. A Brescia, le porte dell'auditorium si apriranno domani alle 9. I candidati alla poltrona occupata da Stefano Borghesi sono due, entrambi 34enni: Fabio Rolfi, vicesindaco e assessore comunale alla Sicurezza, e Mattia Capitanio, capogruppo in Consiglio comunale a Torbole Casaglia. Il primo, militante storico del Carroccio, sarebbe gradito a Roberto Maroni. Capitanio, invece, sarebbe sostenuto dall'ala composta dai membri del cosiddetto "cerchio magico", cioè coloro che ormai da sette anni affiancano Bossi. Più complicata la corsa varesina. Nella città dove la Lega è nata, il congresso è fissato il 9 ottobre, ma non sono state ancora formalizzate le candidature e, probabilmente, si aspetterà il termine ultimo (48 ore dall'apertura delle urne). Qui la posta è più alta, perché è in gioco la poltrona di segretario della provincia dove risiede quasi tutto lo stato maggiore del partito. Solo due i nominativi avanzati finora: Maurilio Canton, 44enne sindaco di Cadrezzate, gradito a Reguzzoni, e Donato Castiglioni, 46 anni, vicino alla famiglia Bossi.

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