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Arresto Milanese la Camera vota no

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Silvio Berlusconi e Umberto Bossi alla Camera

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Salvo per una manciata di voti: Montecitorio ha evitato l'arresto all'ex collaboratore del ministro Tremonti con soli tre voti in più rispetto a quelli che servivano. I contrari all'arresto sono stati 312, la maggioranza richiesta era di 309. I favorevoli all'arresto si sono fermati a quota 305, che in realtà erano 306, perché il voto del vicesegretario del pd Enrico letta non è stato registrato per un errore tecnico. La maggioranza tira un sospiro di sollievo, ma la votazione non è stata facile: sono 7, secondo i tabulati delle votazioni, i franchi tiratori che hanno votato con le opposizioni per l'arresto. Il dato emerge analizzando le presenze dell'aula: l'opposizione schierava 299 deputati, mentre i sì all'arresto sono stati 306. I banchi della maggioranza, altro segno di disagio, non erano al completo. Mancavano otto deputati: sei del Pdl, uno della Lega, uno di Noi sud. E non tutti erano assenti giustificati. Lo era sicuramente Alfonso Papa, che è agli arresti a Poggioreale, mentre i ministri Giulio Tremonti e Franco Frattini erano in missione all'estero (ma Tremonti ha probabilmente deciso di non esserci per evitare imbarazzi). Gli altri tre assenti sono Pietro Franzoso, Giuseppe Angeli e Nicolò Cristaldi. Nei banchi della Lega non c'era invece Alessandro Montagnoli, in quelli di Noi sud Antonio Gaglione.  Due gli assenti nell'opposizione: l'Udc Antonio Merlo e l'esponente del Fli Mirko Tremaglia, da tempo molto malato. La differenza tra Milanese (salvato) e Papa (in carcere) l'hanno fatta 29 deputati: quelli che il 20 luglio hanno votato per mandare in carcere Papa e che oggi si sono schierati per salvare Milanese. A luglio i deputati che votarono per negare l'arresto furono 293 (e non furono sufficienti perchè i sì furono 319); oggi quelli che sono riusciti a salvare Milanese sono stati, 29 di più: con ogni probabilità i leghisti che l'altra volta decisero di scaricare Papa. Dopo il voto Milanese incontra il premier che senza rispondere ai giornalisti si dirige verso le stanze del governo alla Camera. Poco dopo arriva anche il deputato Pdl che va ad incontrare Berlusconi. Lungo il corridoio, ai giornalisti che gli chiedevano un commento, Milanese ha replicato con un secco "non parlo". "La Lega non avrebbe fatto cadere il governo" commenta dopo il voto su Milanese, il ministro Bossi. "Questo voto è andato. Siamo alleati leali". "Avanti fino al 2013?" chiedono i giornalisti. "Questo lo vedremo giorno per giorno" risponde. Prima del voto su Milanese il Senatùr aveva detto: "Non c'è nessun accordo con il premier" rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se questo esecutivo fosse in grado di arrivare fino al termine della legislatura oppure può cadere anche prima di gennaio. Berlusconi soddisfatto: "Avanti fino al 2013". "Il voto su Marco Milanese - dice il premier - è la dimostrazione che la maggioranza c'è e che andremo avanti fino alla fine della legislatura". Sul caso Tarantini dice ai cronisti: "Sono sereno perché non ho mai fatto niente di male in vita mia e quando posso faccio il bene per gli altri, quindi sono sempre sereno".

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