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Bossi: su Milanese la Lega vota no

Umberto Bossi e Roberto Maroni sul palco di Pontida per il raduno della Lega

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"Io voto per non far cadere il governo". Così ha risposto il leader della Lega, Umberto Bossi, arrivando alla riunione del gruppo del Carroccio a Montecitorio, ai cronisti che gli chiedono come voterà il suo partito domani sull'arresto di Milanese durante lo scrutinio segreto alla Camera. E alla domanda su come sia andato l'incontro con Silvio Berlusconi risponde: "Bene". VOTO COMPATTO Roberto Maroni in precedenza aveva detto che "la Lega ha sempre una e una sola posizione. E anche questa volta sarà così". Si è inoltre tenuto a Montecitorio un vertice della Lega, con il ministro Maroni, ma senza il leader del partito Umberto Bossi. Presenti i due capigruppo della Lega, Federico Bricolo e Marco Reguzzoni, il ministro Roberto Calderoli, i due presidenti delle regioni, Veneto e Piemonte, Luca Zaia e Roberto Cota e il vicepresidente del Senato Rosi Mauro. CONTATTI LEGA-PD Poco prima di parlare ai cronisti Maroni si era intrattenuto alcuni minuti con il leader Pd Bersani. Inizialmente la chiacchierata alla buvette della Camera aveva visto coinvolti anche il governatore del Piemonte, Roberto Cota, e Walter Veltroni. Poi il colloquio si è ridotto a Maroni e Bersani. Al termine bocche cucite sulle tematiche trattate, ma è probabile che si parlasse del voto di domani sul caso Milanese. Maroni con i cronisti ha negato: "Parlavamo dell'Inter e di Gasperini", ha scherzato. Il segretario del Partito Democratico, invece, ha risposto deciso: "Non ci sono dubbi su come voterà il Pd perchè per il Pd deputati e immigrati sono uguali".  

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