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Arresto Milanese, la Camera vota no Berlusconi: la maggioranza c'è ancora

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Silvio Berlusconi e Umberto Bossi alla Camera

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La Camera ha respinto la richiesta di arresto nei confronti dell'ex braccio destro di Giulio Tremonti, parlamentare autosospesosi dal Pdl. E' stata infatti accolta con 312 voti favorevoli e 306 contrari, la proposta contraria all'arresto formulata dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Contro la richiesta di arresto, pur nel rispetto della libertà di voto di coscienza nello scrutinio segreto, si sono espressi in Giunta e nelle dichiarazione di voto i gruppi parlamentari di maggioranza Pdl, Lega e Responsabili (Popolo e Territorio). A favore, invece, quelli di opposizione: Pd, Idv, Udc, Fli, Api, Mpa. La richiesta di arresto era stata presentata alla Camera dalla Procura di Napoli che contesta a Milanese corruzione e favoreggiamento, nell'ambito dell'inchiesta sulla cosidetta P4. Dopo il voto Milanese incontra il premier che senza rispondere ai giornalisti si dirige verso le stanze del governo alla Camera. Poco dopo arriva anche il deputato Pdl che va ad incontrare Berlusconi. Lungo il corridoio, ai giornalisti che gli chiedevano un commento, Milanese ha replicato con un secco "non parlo".   In Aula Bossi, il ministro delle Riforme, seduto ai banchi del governo accanto a Silvio Berlusconi, in occasione del voto sull'arresto di Alfonso Papa a luglio invece non era presente. Presente nell'Emiciclo anche Roberto Maroni, ministro dell'Interno, che però ha preso posto tra i banchi della Lega, come in occasione dell'arresto di Papa. Prima del voto alla Camera c'era stato un breve botta e risposta con in cronisti. "Non c'è nessun accordo con il premier" risponde il Senatùr ai giornalisti che gli chiedono se questo esecutivo può arrivare fino al termine della legislatura oppure può cadere anche prima di gennaio. Ma Bossi entra negli uffici della Camera e non risponde. "La Lega non avrebbe fatto cadere il governo" commenta dopo il voto su Milanese, il ministro Bossi. "Questo voto è andato. Siamo alleati leali". "Avanti fino al 2013?" chiedono i giornalisti. "Questo lo vedremo giorno per giorno" risponde. Berlusconi soddisfatto: "Avanti fino al 2013". "Il voto su Marco Milanese - dice il premier - è la dimostrazione che la maggioranza c'è e che andremo avanti fino alla fine della legislatura". Sul caso Tarantini dice ai cronisti: "Sono sereno perché non ho mai fatto niente di male in vita mia e quando posso faccio il bene per gli altri, quindi sono sempre sereno".

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