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Paola Cerella VASTO L'atteso incontro a tre alla festa dell'Italia dei Valori, in svolgimento a Vasto (Chieti), tra Antonio Di Pietro, Pierluigi Bersani e Nichi Vendola, ieri non avrebbe più dovuto esserci.

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Dueora prima dell'incontro, Bersani ha cambiato ancora idea pubblicato un messaggio sulla sua pagina Facebook, comunicando l'imminente venuta a Vasto. «A me sembrava strano che un leader politico si inventasse una missione all'estero per non rispondere all'invito di un magistrato!», ha commentato ironico Enrico Mentana, il direttore del Tg di La7 chiamato a moderare il confronto tra i tre leader del centrosinistra. «Non è più il tempo dell'opposizione! - ha subito tuonato Antonio Di Pietro - La gente sa che la vita del governo Berlusconi è agli sgoccioli e noi vogliamo impegnarci in un'alternativa di governo». «L'attesa che si è determinata attorno a questo nostro incontro - gli ha fatto eco Vendola - è evocativa della voglia che il Paese ha di vederci insieme. Sarei molto felice se Di Pietro e Bersani prendessero la parola il 1° ottobre a Roma, in piazza Navona, alla manifestazione di Sinistra Ecologia e Libertà». L'idea della manifestazione unitaria, però, non è andata a genio a Bersani, che ha replicato proponendo «una tre giorni programmatica». A mediare ci ha pensato il buon Tonino con un salomonico «l'una e l'altra», corredato dal ricorso alla parabola del buon contadino che, «se vuole un buon raccolto - ha detto il leader dell'Idv - deve dissodare bene il terreno, e quindi partecipa alla manifestazione unitaria, e poi deve fare una buona semina, e quindi va anche alla tre giorni programmatica». Alla fine, l'idea della tre giorni lanciata da Bersani «per trovare la sintesi» pare essere stata accolta, con l'impegno ad organizzarla entro fine anno, «ma - ha precisato il segretario del Pd - la sequenza deve essere la seguente: programma condiviso, coalizione e primarie. Perché prima del suonatore, ci vuole lo spartito». In merito ad una possibile alleanza con l'Udc, il partito di Pier Ferdinando Casini, Di Pietro non ha avuto remore a parlare di «escort della politica». Il motivo è stato così spiegato dal leader dell'Idv: «Ieri l'Udc ha dato la sfiducia a Berlusconi e oggi ha firmato l'alleanza con il berluschino molisano, Iorio». Per Di Pietro, questo altro non è che «opportunismo politico. Loro vogliono andare con chi vince. Abbiamo a che fare con un partito che dice: siccome riesco ad andare a letto anche con la bionda, lì vado con la bionda, mentre altrove vado con la mora». Ma per l'ex pm non può funzionare così: «E no, vuoi dire con chi ti vuoi sposare? Devi scegliere».

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