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Braccio di ferro Procura-Berlusconi Putin: il Cav e il sesso? Tutta invidia

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

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Nuovo botta e risposta fra legali del Premier Silvio Berlusconi e Procura di Napoli sull'interrogatorio del premier sull'inchiesta Tarantini-Lavitola fissato per martedì scorso, poi annullato dal Presidente del Consiglio e quindi stabilito dalla Procura entro domenica, pena una possibile richiesta di accompagnamento coatto. I legali del premier Silvio Berlusconi hanno rinnovato oggi ai magistrati della Procura di Napoli la richiesta, già presentata e respinta dai magistrati, di sentire il presidente del Consiglio come indagato nel procedimento connesso in relazione al caso Ruby. Una veste che consentirebbe al presidente del Consiglio di essere convocato davanti ai magistrati alla presenza dei suoi avvocati ed eventualmente di avvalersi della facoltà di non rispondere. Dalla Procura napoletana i magistrati fanno sapere che intendono ascoltare il presidente del Consiglio in qualità di parte lesa nella presunta estorsione ai suoi danni orchestrata, secondo l'accusa, dai coniugi Tarantini e da Valter Lavitola. Restano i contatti tra la Procura e la difesa del premier. Sembra tuttavia diminuire la possibilità che l'audizione possa avvenire in questi giorni, in quanto al momento non si è ancora trovata un'intesa sulla data e sulle modalità dell'interrogatorio.   PROCEDIMENTO COATTO ANCORA IN PIEDI Il braccio di ferro tra gli avvocati del premier e i pm napoletani andrà avanti fino a domenica prossima, data ultima indicata dai magistrati a Berlusconi. Poi cosa accadrà? Per il momento i magistrati non avrebbero ancora deciso una nuova contromossa che sarà studiata da lunedì prossimo probabilmente in un vertice in procura. Resta quindi ancora in piedi la prospettiva di un accompagnamento coatto: la procura potrebbe pertanto avviare la procedura rivolgendosi alla Camera per l'autorizzazione. Ieri era stato reso noto il memoriale che il premier aveva consegnato ai pm lo scorso 12 settembre. Inoltre i legali del Cavaliere avevano messo nero su bianco una memoria inviata ai pm di Napoli e depositata agli atti del Riesame, dove chiedono la trasmissione a Roma dell'inchiesta che ipotizza nei confronti di Valter Lavitola e dei coniugi Tarantini il reato di estorsione ai danni di Berlusconi. PUTIN DIFENDE IL CAV "Per quanto lo possano criticare per la sua attitudine verso il gentil sesso, e lo fanno soprattutto per invidia, Silvio Berlusconi ha dimostrato di essere un responsabile uomo di Stato": cosi' Vladimir Putin ha difeso l'operato del presidente del Consiglio nell'affrontare la crisi economica. Berlusconi, ha sottolineato il primo ministro russo intervenendo al Forum Internazionale degli Investimenti a Sochi, "ha saputo prendere decisioni difficili ma necessarie". "Ovviamente a molti non piace, ma non c'e' altra via d'uscita", ha insistito l'ex capo del Cremlino, "tutti capiscono che cosa bisogna fare in simili situazioni ma non tutti hanno il coraggio di prendere queste decisioni".

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