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Trichet promuove le misure taglia deficit

Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea

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Italia, avanti così. È un apprezzamento per la manovra che rispetta gli impegni presi, ma anche uno sprone a realizzare le riforme annunciate, quello che arriva dal presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, che di fronte ad un netto peggioramento dello scenario di crescita mondiale ed europeo allontana ogni ipotesi di ulteriore rialzo dei tassi. Ripercorrendo il «contagio» che un mese fa ha coinvolto l'Italia, facendo scendere in prima linea la Banca centrale europea con le operazioni a sostegno dei Btp, Trichet ha rivelato una fitta rete di contatti con Roma nelle settimane di gestione della crisi. Ricordando il «messaggio» inviato al governo italiano, attraverso la lettera che metteva Roma di fronte a scelte ben precise ma - ha sottolineato Trichet - senza imporre un diktat. E citando il ruolo svolto da Mario Draghi, da novembre nuovo presidente della Bce, e i contatti avuti con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, cui con ha avuto un «recente dialogo» convergendo su «quanto decisivo sia l'impegno e la realizzazione» delle misure concordate. «Io e Draghi - ha spiegato il banchiere francese - abbiamo vagliato gli impegni iniziali del governo. Poi c'è stato un periodo con qualche complessità». «Esitazioni», le ha chiamate il presidente uscente dell'Eurotower, ma «alla fine si è visto qualcosa che va nella direzione dell'impegno iniziale», e ciò è «molto importante» per la Bce. Anche se la realizzazione pratica sarà «di estrema importanza». «Abbiamo insistito molto sulle riforme strutturali» - continua Trichet facendo capire che liberalizzazioni e privatizzazioni (che non compaiono come inizialmente annunciato) restano un impegno di lungo termine, per «liberare» le forze dell'economia italiana. A fronte degli impegni dei governi italiano e spagnolo - anche per Madrid lo sprone è a proseguire sulla strada intrapresa - Trichet non promette di continuare a comprare i titoli di Stato, che restano «di natura temporanea»: le operazioni di questa settimana - ha ricordato - si conosceranno lunedì. Di certo cambiano le prospettive sul costo del denaro: dopo il rialzo dei tassi all'1,25% a luglio, nessuno si aspetta più una nuova stretta per i prossimi mesi dopo che Trichet ha parlato oggi di «incertezza particolarmente alta» e rischi al ribasso «intensificati» per le economie dell'euro.

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