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Deroghe nei contratti per i licenziamenti

finanza

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Semaforo verde della Commissione Bilancio del Senato alla manovra che domani passerà all'esame dell'aula di Palazzo Madama. Tra le modifiche più rilevanti quella dell'articolo 8 che consente ai contratti aziendali e territoriali di derogare a leggi e contratti nazionali. Anche sulla questione del licenziamento. Via libera alle misure fiscali ma senza l'obbligo di indicare il nome della banca sulla dichiarazione dei redditi. Sempre in tema fiscale i controlli sui conti correnti bancari potranno scattare anche in via preventiva e non solo in caso di accertamento. I Comuni potranno pubblicare online le dichiarazioni dei redditi, ma per categorie di soggetti, senza dunque una identificazione esplicita del contribuente. Infine la norma sul carcere per i super evasori (oltre 3 milioni di euro) non sarà retroattiva. Ma ecco cosa cambia in sintesi. Via il contributo di solidarietà Salve le buste paga dei manager privati e dei calciatori, mentre il taglio agli stipendi (5% oltre i 90.000 euro e 10% oltre i 150.000) resta per pubblici dipendenti e pensionati. Salve feste laiche. Il Primo Maggio, il 25 aprile e il 2 giugno non verranno accorpate alla domenica. Niente da fare invece per le feste patronali: resta solo quella di Roma. Meno tagli a enti locali, di più ai ministeri. Il gettito, circa 1,8 mld, atteso dalla cosiddetta «Robin Hood Tax», l'addizionale sulle imprese energetiche andrà ad alleggerire integralmente i tagli agli enti territoriali, e non più per metà a loro e per metà ai ministeri. Manette ai grandi evasori. Niente sospensione condizionale della pena se sono stati evasi oltre 3 milioni di euro. Conto corrente su Unico. Salta la norma che obbligava a indicare il nome della banca sulla dichiarazione dei redditi. Liste nere contribuenti. L'Agenzia delle Entrate potrà attraverso gli intermediari finanziari stilare liste di contribuenti da mettere sotto controllo in via preventiva. Dichiarazioni on line. I Comuni potranno pubblicare sui loro siti i dati relativi alle dichiarazioni ma solo in forma aggregata, per categorie. Lotta evasione Comuni. Passa dal 50% al 100% l'incasso dei frutti della lotta all'evasione messa in campo con la collaborazione del Comune. Stretta sulle Coop. Si alleggeriscono le agevolazioni e gli utili peseranno di più sulla base imponibile. Più tasse a società di comodo. Arriva un'addizionale del 10,5% e una serie di norme restrittive sulle finte società. Barca società entra in redditometro. Più controlli sui beni delle società usati da soci o familiari. Dalle barche alle auto entreranno nel «redditometro». Mamme più tutelate. Si amplia alle neo mamme la platea dei soggetti che non possono essere licenziati in deroga alle leggi. Piccoli comuni, verso unioni. Niente giunte per i Comuni sotto i 1.000 abitanti e accorpamenti attraverso le Unioni. Meno assessori anche nei Comuni oltre questa soglia ma sempre di piccola taglia. Riunioni, «preferibilmente» di sera. Province, rinviato taglio, dimezzati consiglieri. Salta il taglio delle Province con meno di 300.000 abitanti; la partita è rinviata ad un ddl costituzionale. Confermato invece il dimezzamento dei consiglieri provinciali. Incompatibilità, vale anche per parlamento Ue. Cambia la norma sulle incompatibilità tra carica parlamentare e altre cariche elettive. Si estende anche ai parlamentari europei in quota italiana. Salva 13esima statali. Come clausola di salvaguardia, in caso di mancati risparmi da parte dei ministeri, ci sarà il taglio del 30% dei premi di produzione dei dirigenti responsabili. Salvi mini-enti ricerca e cultura. Non verranno soppressi le istituzioni con meno di 70 dipendenti. Bollo money transfer. L'imposta è pari al 2% trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo pari a 3 euro. Sono esenti dall'imposta i trasferimenti effettuati da persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale. Recupero condono 2002. Il Fisco potrà recuperare coattivamente le somme non riscosse dal condono tombale del 2002, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2011. Farmacie. La manovra economica salva il numero chiuso per le farmacie, limitando per questo settore la liberalizzazione. Lotta evasione per calo tasse. Le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione a partire dal 2015 saranno destinate alla riduzione della pressione fiscale. Super-Inps. Tra gli obiettivi di revisione della spesa c'è l'accorpamento degli enti della previdenza pubblica, andando così verso un «super-Inps».

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