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Trichet incalza: rispettate gli obiettivi o niente aiuti

Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet

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Dalle istituzioni europee arriva una comune sollecitazione: l'Italia deve agire subito mettendo in campo quelle riforme strutturali concordate a giugno e soprattutto deve rispettare l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2013. Al Workshop Ambrosetti di Cernobbio, ieri hanno sfilato il commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, il presidente dell'Eurogruppo Claude Juncker e il numero uno della Bce Trichet e tutti e tre non hanno nascosto grande preoccupazione per la crisi globale che potrebbe sfociare in una nuova recessione. In Europa, hanno detto, c'è il rischio del deficit greco ma anche l'incertezza sulla manovra economica italiana. Fino ad ora la Bce è intervenuta per raffreddare la tensione sul debito sovrano dell'Italia ma Trichet ha detto chiaro e tondo che il paracadute della Banca Centrale non può restare sempre aperto. «La Bce non può sostituirsi ai governi. Questi devono rispettare la disciplina di bilancio» ha affermato il numero uno dell'istituto dando così voce all'insofferenza di parte del governo tedesco e del capo della Bundesbank già due mesi fa contrario all'intervento della Bce per l'acquisto di Btp. Nel suo intervento a porte chiuse al Workshop Ambrosetti, Trichet avrebbe fatto capire che il sostegno della Banca centrale europea ai titoli di Stato italiani sul mercato secondario continuerà solo se il governo italiano rispetterà gli impegni presi. Poi ha sottolineato che la manovra messa a punto ad agosto «è rigorosa ma ora la politica deve stringere». E ha rilanciato le parole del presidente Napolitano, ovvero che «gli obiettivi vanno rispettati». Juncker ha insistito sull'importanza che i Paesi dell'Eurozona tornino a «una rigida osservanza» del Patto di stabilità e ha sottolineato che dovrebbero anche «essere aumentate le sanzioni per chi non non rispetta le regole». Ha anche annunciato che si sta lavorando a sanzioni immediate. Il commissario europeo alla Concorrenza Joaqin Almunia è sulla stessa linea: tutti gli stati membri in particolare quelli che hanno tensioni sul debito e sui mercati finanziari devono adottare le decisioni concordate con l'Europa nel più breve tempo possibile. Poi si è soffermato sulla situazione delle banche: «La commissione europea è molto prudente sui tempi di avvio delle nuove regole sugli aiuti di stato alle banche. Sono in corso di elaborazione nuove regole più restrittive per la ristrutturazione delle banche dopo la fase di crisi finanziaria, che saranno pronte entro fine anno con l'impegno di renderle operative dal primo gennaio 2012». Ai big europei ha risposto il ministro degli Esteri Franco Frattini che ha escluso il blocco degli acquisti di titoli di Stato italiani e spagnoli da parte della Bce. In ogni caso Frattini ha ammesso che «molto dipenderà dall'approccio coerente delle istituzioni italiane», dalla rapida approvazione della manovra finanziaria, dalla coerenza «nell'adottare presto misure per aggiustare il bilancio pubblico». All'esortazione di Trichet, il ministro ha replicato che le sue preoccupazioni «troveranno risposta nei fatti. Ovvero mantenere i saldi invariati, garantire la parità di bilancio già nel 2013 e certamente garantire la rapida approvazione della manovra». Il progetto del governo, ha assicurato Frattini, «non verrà stravolto, ma verrà migliorato e questi dati rassicureranno i mercati e la Bce». «In Parlamento non non si devono agitare le acque per evitare reazioni di mercati e Bce» ha aggiunto Frattini. Il ministro poi ha escluso l'ipotesi di un collasso dell'euro. «C'è chi scommette su questa cosa, sono gli speculatori, ma noi di certo non stiamo dalla parte degli speculatori».

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