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Alessandro Profumo pronto a scendere in politica

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Alessandro Profumo

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"Se c'è bisogno di dare un contributo non mi tiro indietro. Da parte mia c'è la passione. A 54 anni mi metto in gioco se c'è bisogno di un contributo per far funzionare le cose". Il manager 54enne ex ad di Unicredit, Alessandro Profumo, così dichiara, sollecitato da Bruno Tabacci, la sua voglia di scendere in politica. E Pier Ferdinando Casini subito coglie la palla al balzo: "Alessandro Profumo? C'ha un sacco di soldi, ha lavorato bene ed è una delle persone più intelligenti del Paese. Dunque - spiega Casini - faccia politica. Lo vedrei benissimo come un ottimo ministro dell'Economia". "Profumo - continua - non sarà l'uomo della provvidenza ma sarà uno che potrà dare una mano. E' così che si deve fare". La sequela di sviolinate tra i due si è tenuta a Labro, dove da oggi a sabato si svolge la festa dell'Api di Rutelli. LA BOCCIATURA DELLA MANOVRA Sia Casini che Profumo si sono detti d'accordo sull'iniquità della manovra. "La situazione è insostenibile", dice Profumo. "Se arriviamo al 2013 con questa situazione - incalza il leader Udc - andiamo nel baratro prima. Anche Berlusconi deve capire qual è il costo politico di un tirare a campare: sta sfibrando anche la capacità elettorale del Pdl. Andare avanti così è un egoismo che non tiene conto del Paese". RICETTA ANTI DEBITO Solo una tassa sui patrimoni può secondo Profumo farci uscire da una situazione "sull'orlo del baratro". "Serve una patrimoniale molto rilevante per risolvere lo stock di debito. Bisogna rivedere i meccanismi di spesa uscendo dalla mentalità dei tagli lineari ed entrare in quella dei tagli quantitativi. Tutto questo - ha detto - richiede una forza politica che non esiste assolutamente".

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