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Scajola lavora a un memoriale con la sua verità

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Potrebbeessere questa la strategia difensiva scelta dall'ex ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, indagato dalla procura di Roma in relazione alla compravendita di un appartamento a pochi passi dal Colosseo. I legali del parlamentare starebbero redigendo un dossier che già nei prossimi giorni potrebbe essere depositato a piazzale Clodio. In questo modo, ne sono convinti anche gli inquirenti, Scajola eviterebbe l'interrogatorio per il quale è stato convocato dai pm romani per il prossimo 21 settembre. Nel memoriale è presumibile che l'ex ministro ribadisca quanto sempre dichiarato sulla. E cioè di non sapere che una parte della spesa per l'acquisto era stata sostenuta dall'imprenditore Diego Anemone. Quanto alle altre persone coinvolte nella vicenda, la Procura avrebbe fissato le audizioni per il 6 settembre prossimo. Le prime ad essere ascoltate saranno le sorelle Barbara e Beatrice Papa, proprietarie dell'immobile. In procura anche l'architetto Angelo Zampolini che secondo l'accusa a consegnò i 900mila euro per l'acquisto dell'appartamento. Anemone, potrebbe avvalersi anche questa volta della facoltà di non rispondere. Uno dei suoi difensori, l'avvocato Cesare Placanica, annuncia che «al momento non abbiamo ricevuto alcun invito a comparire».

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