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Nessun aiuto a chi non taglia il debito

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Èquesto il messaggio fondamentale che il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha rilanciato ieri. Ha poi ribadito che «i Paesi che non riusciranno a ridurre il loro debito pubblico non potranno contare sull'aiuto dell'Eurozona». «L'euro non è solamente un progetto economico, ma anche politico», ha detto Merkel ribadendo l'importanza di «unirci tutti intorno al progetto dell'euro per mostrare la nostra forza comune». Berlino e Parigi si sono detti a favore di un governo economico dell'eurozona, dell'inserimento delle costituzioni nazoionali di una Magna Carta sull'impegno a limitare il deficit pubblico, di una tassa sulle transazioni finanziarie e di una convergenza delle politiche fiscali. Intanto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e il premier polacco Donald Tusk, presidente di turno della Ue, hanno espresso un «cauto ottimismo» sull'approvazione del pacchetto di sei misure per la riforma del patto di stabilità e una nuova governance economica, che deve ancora ricevere il via libera dell'Europarlamento e fare i conti con l'opposizione della Gran Bretagna.

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