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Province

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Ildecreto varato dal governo prevede la soppressione delle Province sotto i 300 mila abitanti e i 3000 chilometri quadrati e l'accorpamento dei Comuni sotto i mille abitanti. Anci e Upi hanno già annunciato una protesta a Roma il 26 agosto a Roma e il 29 a Milano. Ma anche nel centrodestra le posizioni sono diverse. Pdl. I parlamentari del Popolo della Libertà sono quasi tutti a favore dell'abolizione totale delle Province. Perché, spiegano, abolirne asolo alcune fa sembrare tutta la manovra un gran pasticcio. Il presidente delal Regione Lombardia Roberto Formigoni è per esempio sulla linea del ridurle drasticamente tutte e addirittura di accorpare anche le Regioni, riducendole a sette, otto in totale. Anche Berlusconi è favorevole all'abolizione totale delle Province. Lega. Il partito di Bossi è invece più cauto sul taglio. E proprio il decreto uscito dal consiglio dei ministri risente dell'opera di mediazione che il Pdl ha dovuto fare con il Carroccio. La Lega al Nord ha molti amministratori che guidano gli Enti locali e non vedono di buon occhio il provvedimento. E Umberto Bossi, ribadendo il suo scetticismo ha chiesto almeno di risparmiare le «province storiche». Montezemolo. Il presidente di Italia Futura è per l'abolizione totale delle Province e per la riduzione drastica dei costi della politica. Confindustria Emma Marcegaglia è favorevole al taglio delle Province così come previsto dal decreto del Governo senza arrivare a sopprimerle tutte.

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