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La casta? S'è trasferita nelle Regioni

Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini in Consiglio regionale

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Alla fine deputati e senatori «ci hanno dato un taglio». Non sarà tanto, si poteva fare di meglio, tuttavia le cifre sono scritte nere su bianco sui bilanci interni della Camera e del Senato. Il Quirinale ha fatto la sua parte, Palazzo Chigi non è rimasto a guardare: Berlusconi in persona ha annunciato un piano per ridurre gli sprechi. Gli enti locali, invece, fanno orecchie da mercante. Non tutti, certo: l'Emilia Romagna ha abolito i vitalizi (dalla prossima legislatura), la Sicilia ha votato quattro giorni fa una manovra che risparmia 2 milioni di euro in tre anni (ha cancellato anche il contributo di 5 mila euro per organizzare il funerale al deputato eventualmente defunto). Nel Lazio invece la festa continua: è stato approvato ieri l'assestamento di bilancio e di tagli non c'è nemmeno l'ombra. Torniamo al piano nazionale. Montecitorio risparmierà nei prossimi tre anni 150 milioni di euro, Palazzo Madama 120. Aumenti di stipendio bloccati, riduzione dei vitalizi agli ex, meno voli gratis e auto blu, taglio di oltre un milione di euro all'anno ai fondi dei gruppi parlamentari. Soltanto l'indennità parlamentare è stata ridotta dal 2008 del 10% ed è stata successivamente bloccata per cinque anni (resterà uguale anche nel 2013). Dal canto suo il presidente Napolitano rinuncerà da quest'anno e fino alla scadenza del suo mandato all'adeguamento annuo della retribuzione mentre il Quirinale, grazie ai risparmi dal 2011 al 2014, restituirà al ministero dell'Economia oltre 15 milioni di euro che si aggiungono ai 56 milioni 316 mila del periodo 2006-2011. Nel Lazio niente di tutto questo. Benché il presidente della Pisana, Mario Abbruzzese, abbia chiarito che a settembre convocherà la giunta per il regolamento per analizzare i costi della politica, s'è persa un'occasione. L'altroieri in Consiglio regionale l'assestamento di bilancio è calato dal cielo a una certa ora della notte, grazie a un maxisubemendamento (un unico articolo con 172 commi) redatto dalla Giunta e firmato dall'assessore al Bilancio Cetica. Nessun taglio previsto a vitalizi, comunità montane (sono 24), università agrarie o altro. Niente. Anzi è stato riesumato anche un ente inutile, tagliato nella scorsa legislatura (l'Irvit). La proposta trasversale Maruccio (Idv)-Cicchetti (Pdl) di abolire le comunità montane non è stata nemmeno discussa. Alla Pisana un consigliere con un'unica legislatura alle spalle, cioè 5 anni, può andare in pensione a 50 anni con 3 mila euro netti al mese, formare un gruppo politico da solo (e dunque avere diritto a una segreteria di 6 persone) e può contare sull'indennità chilometrica se abita lontano dall'assemblea. Altro che la casta che siede in Parlamento.

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