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È slittato a stamattina il voto finale sul decreto che rifinanzia le missione di pace all'estero.

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Ierinel pomeriggio, infatti, è stata trovata l'intesa sui fondi per la cooperazione, che erano stati richiesti in particolare dal Pd. Sui 16,5 milioni di euro richiesti, otto milioni sono finanziati subito, mentre gli altri 8,5 verranno trovati nella prossima finanziaria. La copertura degli importi sarà garantita dal bilancio del ministero degli Esteri. Intesa anche all'interno della maggioranza tra il Pdl e il Carroccio, che con una dichiarazione di Federico Bricolo spiega che la Lega «ha ottenuto importanti risultati» con il ridimensionamento dell'impegno e l'approvazione di loro proposte che riguardano il rientro dal 2012 di due mila soldati e minori spese per 150 milioni di euro. «Inoltre, per noi è fondamentale - precisa il capogruppo del Carroccio al Senato - che la missione in Libia è finanziata solo fino a settembre». Soddisfazione anche dal Pd. Unico bastian contrario, l'Italia dei Valori, che definisce l'intesa tra maggioranza, Pd e Udc sulle risorse come «una ciambella di salvataggio per questo traballante governo». Dopo un momento di scontro il clima si è rasserenato dopo che la Lega Nord ha deciso di trasformare in un ordine del giorno un suo emendamento, fortemente contestato dalle opposizioni, che modificava la legge del 1975 sull'uso delle armi in Italia.

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