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E anche il Pd chiude le porte in faccia al leader di Fli

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Allavigilia del 14 dicembre aveva pronosticato, sbagliando, la prematura scomparsa del governo Berlusconi. Ieri si è ripetuto. Intervistato da Repubblica il presidente della Camera non ha mostrato incertezze: «Sì a un governo con Roberto Maroni premier. Lo sosterebbe anche il Pd». Peccato che i Democratici non la pensino proprio costì. «Qualunque governo senza Berlusconi a Palazzo Chigi è senz'altro un'evoluzione positiva - ha replicato dopo qualche ora il vicesegretario del Pd Enrico Letta -, ma non appoggeremo in alcun modo esecutivi che siano guidati da esponenti dell'attuale governo Berlusconi, principale responsabile dei guai in cui si trova l'Italia. Per noi la strada maestra restano le elezioni anticipate». Sulla stessa lunghezza d'onda anche il coordinatore della segreteria nazionale dei Democratici Maurizio Migliavacca: «Il Paese ha bisogno di un cambiamento vero e profondo. Non basta superare Berlusconi. Bisogna superare il berlusconismo. Avere un governo senza Berlusconi alla presidenza del Consiglio, ma seduto in panchina a dare ordini e a guidare di fatto la squadra, non sarebbe una soluzione all'altezza dei problemi che gli italiani hanno di fronte». Non tutte le profezie, si sa, si avverano.

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