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«La coesione Pdl-Sinistra è stato un caso eccezionale»

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Durantela cerimonia del Ventaglio, il presidente della Camera ha infatti osservato: «Quello che è accaduto con la celerità che ha caratterizzato la discussione e l'approvazione della finanziaria è un caso eccezionale o è la rondine che in questo caso fa la primavera? Io auspico che non si sia trattato di un momento eccezionale ma sono scettico al riguardo. Non mi pare vi siano allo stato, ma spero di essere smentito, le condizioni per far ritenere che qualora si dovessero riproporre situazioni emergenziali, o anche nell'affrontare la mole imponente di problemi che ha l'Italia, ci sono condizioni per forme di responsabilità condivisa». Il presidente della Camera ha sottolineato che «le opposizioni hanno dato la loro massima disponibilità sui tempi della manovra ma hanno contestato il contenuto della medesima». Partendo da questo precedente e alla luce delle condizioni del dibattito politico, Fini si dice scettico sull'ipotesi che «se si dovessero riprodurre le condizioni in cui è indispensabile la coesione nazionale, non ci sarà la stessa risposta che c'è stata fin qui. Poi ognuno si assumerà la propria responsabilità». Fini spinge sull'acceleratore del tagli alle spese della Camera e fa approvare dall'Ufficio di presidenza di Montecitorio un piano di 151 milioni di tagli nel triennio. Ma mette in guardia l'opinione pubblica sul tema dei «costi della politica», perchè c'è il rischio che poi si cominci a parlare dei «costi della democrazia». Il presidente ieri ha riunito l'Ufficio di presidenza che ha approvato un piano che porterà nelle Casse dello Stato 151 milioni nel triennio 2011-2013.

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