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Colpiti 4,4 milioni di cittadini. Il prezzo è l'impopolarità

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Stadi fatto che le sole indiscrezioni sulla stretta delle pensioni messa in manovra dal Tesoro hanno sollevato critiche da ogni versante. Gli effetti dello stop alla rivalutazione riguarderebbero secondo i calcoli dell'Inps, due distinte platee. La prima composta da 3,2 milioni di soggetti (con redditi pensionistici lordi tra 3 e 5 volte il minimo di 476 euro). La seconda con 1,2 milioni di soggetti (oltre 5 volte il minimo), su un totale di circa 16 milioni di pensioni erogate. Non è chiaro quanto alla fine sarà il risparmio cumulato nei due o tre anni di blocco. Quello che è chiaro che su ogni assegno pensionistico, stante le ipotesi fatte, il prelievo è quasi pari a una mancia per un tassista. Per chi guadagna 2400 euro lordi il sacrificio complessivo sarà nell'ordine di sette-otto euro. Un'inezia. Ma che porta con sè un effetto deflagrante su una parte della popolazione, non povera, ma che difende a denti stretti un tenore di vita decente. Ieri il commento più comune sui social network, ma anche tra la gente, è stato il disprezzo verso la classe politica incapace di tagliare i propri privilegi e che, in maniera abbastanza subdola, stacca un pezzettino di potere d'acquisto a chi ancora non soffre ma si sente minacciato dal contesto economico attuale. Insomma un gran pasticcio che non giova certo al governo. Tra i colpiti ci sono molti elettori del centrodestra che probabilmente non gradiranno la tosatura. Di chi è la colpa non si sa. Probabilmente dei solerti tecnici che ragionano, però, con i modelli matematici. Sofisticati ma lontani dal senso comune. Stretto dalle barricate alzate dalle lobby, vedi il caso delle banche che alla fine hanno strappato concessioni importanti rispetto alle iniziali richieste, Tremonti ha chiesto ai consiglieri un piano B per recuperare risorse. Qualcuno ha tirato fuori il «precedente» senza spiegare gli effetti collaterali: proteste e un effetto economico non contemplato dai modelli. E cioè che a un piccolo taglio un pensionato risponde con una più alta propensione al risparmio. Effetto dell'incertezza. Con il risultato di meno soldi in giro, meno consumi e più crisi. Fil. Cal.

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