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Fiducia alla Camera e verifica in Senato Doppia prova per il governo Berlusconi

Silvio Berlusconi

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Dopo l'accordo nella notte raggiunto dalla maggioranza sul trasferimento di uffici di rappresentanza di alcuni ministeri al nord, inizia la verifica a ostacoli per il governo di Silvio Berlusconi. Il premier sarà oggi in aula al Senato per fissare i punti cardinali dei prossimi mesi di governo e avviare il dibattito parlamentare sull'esecutivo, voluto dal Quirinale dopo l'ingresso nella maggioranza dei "Responsabili". Nel frattempo alla Camera sono in programma due votazioni che potrebbero allargare la crepa tra Pdl e Lega già evidenziatasi sul prato di Pontida. DL SVULUPPO E MINISTERI Prima il voto di fiducia sul dl Sviluppo, nel quale potrebbero entrare all'ultimo momento norme sgradite al Carroccio come lo spostamento dei rifiuti napoletani nelle altre regioni italiane reclamato dai parlamentari pidiellini del Sud. Infine il voto sull'ordine del giorno presentato dal Pd che impegna il governo a escludere ogni ipotesi di delocalizzazione dei ministeri al Nord. L'odg sarà votato in aula a Montecitorio nella seduta pomeridiana di oggi, dopo la fiducia. Berlusconi sa che davanti ai parlamentari della maggioranza dovrà pronunciare parole chiare, capaci soprattutto di andare incontro ai desiderata della Lega. Ma senza tirare troppo la corda con il Colle sulla questione della missione in Libia, da tempo osteggiata dal senatùr. Nella maggioranza riferiscono di contatti tra la Farnesina e il Quirinale, di fatto confermate dalle dichiarazioni di Frattini a Lussemburgo.   SUL PIATTO ANCHE IL PEDAGGIO DEL GRA Intervenendo in Aula Berlusconi dovrà anche stare bene attento a non urtare la sensibilità di alcuni settori del Pdl, ala romana in testa. Gianni Alemanno e i suoi deputati hanno prima minacciato di votare gli odg dell'opposizione contro la delocalizzazione dei ministeri in chiave anti Lega, provocando l'ira del presidente del Consiglio. I deputati romani restano sul piede di guerra, tanto da reclamare come contropartita politica alla mediazione sui ministeri lo stop al progetto dei pedaggi per il Gra.   BRACCIO DI FERRO SUI RIFIUTI A complicare ulteriormente le cose, un altro caso politico sta per esplodere nel centrodestra. Il gruppo dei parlamentari del Pdl campani sta valutando in queste ore la formula migliore per lanciare un vero e proprio ultimatum sul caso rifiuti. Il decreto per trasferire la spazzatura in altre regioni è stato fermato per due volte dalla Lega nel corso delle riunioni del consiglio dei ministri. Per questo, entro mercoledì dovrebbero presentare un atto parlamentare da sottoporre al voto dell'Aula mettendo per l'ennesima volta a dura prova gli equilibri della maggioranza.  

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