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Ferrara riunisce gli "amici non servili" di Silvio Berlusconi

Giuliano Ferrara

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"Noi amici non servili diamo un consiglio disinteressato a Berlusconi: cambia passo, rimettiti in gioco e rilegittimati con una grande campagna nazionale, altrimenti non ci sarà nessun rilancio dell'azione di governo". Lo ha detto il direttore del "Foglio", Giuliano Ferrara, che ha organizzato al teatro Capranica di Roma un'assemblea dall'autoironico titolo "Adunata dei liberi servi del Cavaliere". Al tavolo, i direttori dei giornali vicini al presidente del Consiglio, da Mario Sechi del Tempo a Maurizio Belpietro di Libero ad Alessandro Sallusti del Giornale. Presente anche Vittorio Feltri. Secondo Ferrara, Berlusconi dopo aver incassato le sconfitte di Milano e Napoli, dovrebbe sostituire "l'autocrazia con la democrazia, nel partito e nel movimento. Se Berlusconi fa il politicista e si affida ai meccanismi di partito perde. Invece avrebbe dovuto pensare: 'ho perso nella mia citta', e a Napoli io il popolo lo ascolto, me ne assumo la responsabilita' e mi rimetto a lavorare, con libere primarie generali in una data ravvicinata, già i primi di ottobre, con un regolamento semplice. Se questa proposta fosse stata fatta oggi non saremmo a questo punto". Ferrara ha ribadito la sua proposta sulle primarie generali a ottobre, per "evitare il piccolo cabotaggio". Il Pdl, ha concluso, "deve diventare un'altra cosa: i leader potenziali si devono mettere in gioco, chi ha una piattaforma e delle idee si candida, crea una competizione e lavora per la rimessa in gioco".

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