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E ora La7 ci crede: diventare il «terzo polo» tv

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Afar sognare, dopo l'arrivo di Enrico Mentana al Tg de La7 è l'ipotesi Michele Santoro. A rafforzare l'idea di un terzo polo tv ha contribuito, nei giorni scorsi l'ad di Telecom Italia Media Giovanni Stella, che su il Fatto Quotidiano non ha esitato a parlare di «campagna acquisti» tra i volti di punta della tv pubblica. La7, nasceva esattamente dieci anni fa, il 24 giugno 2001 dalle ceneri di Telemontecarlo: con una serata di presentazione condotta da Fabio Fazio, con Giuliano Ferrara, Gad Lerner, Luciana Litizzetto, Andrea Monti, Roberto Giovalli. Anche in quell'occasione veniva annunciata a mezzo stampa una campagna acquisti miliardaria che avrebbe dovuto portare già allora nell'emittente Mentana e Michele Santoro (che però rimarranno alle loro rispettive reti). Tra alterni successi e vari stop and go, l'arrivo di Chicco Mentana si concretizza solo nel luglio del 2010 ed è un vero e proprio colpo di acceleratore. Non solo porta gli ascolti del suo Tg oltre il 10 per cento, ma riesce in quello che solo fino a qualche anno fa sembrava fantascienza: avere in una rete una squadra sempre più forte. Di Santoro e degli altri volti di punta della Rai si saprà di più entro fine giugno, quando la Rai e La 7 presenteranno i palinsesti della prossima stagione agli inserzionisti pubblicitari. E chissà cosa ne pensa di questo rischio overbooking nei programmi di informazione chi come Gad Lerner dieci anni fa traslocò dalle reti di Viale Mazzini a La 7, per condurre L'Infedele o Ilaria D'Amico, che nel 2007 decise di lasciare le emittenti tradizionali, per presentare Exit. O la stessa Lilli Gruber che ha registrato, anche grazie al traino Mentana diversi record nell'ultima stagione, o Luisella Costamagna e Luca Telese che conducono In Onda sempre dopo il tg.

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