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"Cella" sospetta per la zia Cosima

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Cosima Serrano

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Una «cella» sospetta per Cosima Serrano. Perché nell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi i tecnici dei carabinieri del Ros hanno depositato in Procura, a Taranto, un voluminoso rapporto con una mappatura dei cellulari dei protagonisti: e la zia di Sarah Scazzi, deve spiegare qualcosa di importante. Infatti, sono proprio i cellulari ad aver convinto gli investigatori a indagare su Cosima Serrano Misseri: scondo i tecnici il telefono della madre di Sabrina (in carcere al pari del padre) alle 15,25 del 26 agosto 2010 si trovava in garage. Un luogo dove lei ha sempre negato di essere stata quel giorno e in quelle ore. Invece, per 40 secondi, il suo cellulare ha agganciato un'altra cella, quella del garage, che non è stata mai captata nella veranda, nel cortile e nell'abitazione. Il garage è sotto il livello della strada e «prende» frequenze diverse. Ora, dunque, gli inquirenti sospettano che la ragazza sia stata uccisa in casa, e che il suo corpo sia stato portato in garage. Si parla di un buco negli spostamenti di Cosima e, secondo Panorama in edicola oggi, quel buco coincide proprio col momento in cui, stando al responso delle analisi tecniche condotte sulle celle telefoniche, il cellulare dela zia di Sarah si trovava in garage. Il giorno seguente, il 27 agosto 2010, dalle 10,26 alle 10.40, i telefonini di Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri si trovavano in un'area rurale compresa tra Avetrana (Taranto) e San Pancrazio Salentino, una zona compatibile sia con la contrada Mosca, dove poi fu trovato il cadavere di Sarah, sia con la zona dove c'è l'albero di fico sotto il quale vennero rinvenuti i resti dei vestiti bruciati della vittima. Prime reazioni a quanto desunto dal settimanale. «Se è una notizia fondata, è una fuga di notizie e quindi un fatto illecito, se invece non è fondata è una calunnia, una diffamazione. Strano che lo sappiano i giornalisti. A me certo non lo dicono». Così l'avvocato Franco De Jaco, legale di Cosima Serrano, ha commentato il rincorrersi sempre più insistente sulla stampa locale di indiscrezioni secondo cui una richiesta di arresto per Cosima e una (nuova e con capo d'accusa diverso) per la figlia Sabrina Misseri, già detenuta, sarebbero state avanzate dai pm che indagano sul delitto di Sarah Scazzi al gip di Taranto. Oggi, intanto, il giudice per le indagini preliminari di Taranto Martino Rosati potrebbe depositare la decisione sulla richiesta dei difensori di Sabrina, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, di interrogare nuovamente Michele Misseri. Sulla richiesta la Procura ha espresso parere favorevole, chiedendo di assistere all'interrogatorio. Mentre è stato rimandato al prossimo 8 giugno l'esame comparativo tra i due profili genetici isolati sul cellulare di Sarah Scazzi (uno maschile e uno femminile, non appartenenti né a Michele, né a sua figlia Sabrina) e il Dna prelevato con tampone salivare alle sei persone coinvolte nell'inchiesta sull'omicidio della giovane di Avetrana. Le tracce biologiche saranno, infatti, analizzate e messe a confronto dai Ris di Roma con i profili genetici di Sabrina e Michele Misseri, Cosima Serrano, Cosimo Cosma, Carmine Misseri e Ivano Russo, l'unico dei sei che, al momento, non risulta indagato dalla Procura di Taranto.

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