Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Carla Lorenzini Alla fine la poltrona è rimasta vuota.

default_image

  • a
  • a
  • a

Perchél'avversario al ballottaggio, Giuliano Pisapia, non ha voluto partecipare al faccia a faccia: lo ha definito un «campo squalificato» riferendosi al primo round televisivo quando il sindaco uscente aveva accusato il candidato del centrosinistra di aver rubato un veicolo nel corso degli anni di piombo, reato del quale Pisapia fu assolto per non avere commesso il fatto. «Ero disposta a chiedere scusa per quello che era successo due settimane fa. L'avrei fatto stamattina. Ora parliamo di programmi», ha detto la Moratti accantonando le polemiche e cogliendo l'occasione per ricordare punto per punto le promesse agli elettori. Dalla sicurezza dei cittadini agli interventi necessari per favorire l'aggregazione e il mercato del lavoro. Battendo anche il ferro su un tema caldo, come la costruzione di una moschea nel capoluogo lobardo. «In un momento in cui il terrorismo e l'instabilità del mondo islamico aumentano costruire una moschea è un pericolo per tutti», spiega il sindaco di Milano rispondendo alla proposta di Pisapia di costruire un grande centro di cultura islamiche che, oltre alla moschea, dia alla comunità islamica ampi spazi per l'aggregazione. È una Moratti «soft» quella andata in onda ieri mattina su Sky, che conferma la strategia adottata negli ultimi giorni di campagna elettorale: più programmi, meno attacchi sotto la cintura all'avversario. Lasciando usare toni più aspri al «capo» Berlusconi. Mentre Silvio bastona, Letizia tende la mano. Sempre ieri, dopo il confronto mancato su Sky, ha inviato una lettera privata di scuse a Pisapia. «Deciderà lui se renderne pubblico il contenuto», ha detto nel corso di una videochat sul sito del Corriere della Sera, dopo che il candidato della sinistra aveva chiesto in mattinata delle «scuse private e non davanti alle telecamere» da parte del sindaco di Milano. E sempre ai lettori del Corriere ha ammesso che «c'è stata una prima parte di campagna elettorale basata sui temi nazionali. I cittadini milanesi hanno tuttavia voglia di conoscere i programmi dei candidati e le differenze tra di loro per meglio scegliere chi amministra la città. Con due visioni di città diverse, due modi diversi di intenderne lo sviluppo». E subito dopo ha preso ancora di più le distnza da Berlusconi che ieri durante la puntata di «Porta a Porta» aveva sostenuto che la sinistra vincerà solo se gli elettori lasceranno a casa il cervello. «Io ho molto rispetto per gli elettori, per tutti gli elettori», ha risposto il sindaco uscente. Più diventa buona la Moratti, più s'incattivisce Pisapia che mercoledì ha portato la campagna elettorale in tribunale presentando un esposto in cui denuncia, tra l'altro, la presenza di alcuni finti fan del candidato sindaco travestiti da rom che distribuiscono volantini dal contenuto falso e diffamatorio. Mutazioni da ballottaggio.

Dai blog